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© 2017, Cristina Cori. All rights reserved. Copyright © CristinaCori.com

Eccomi!

Romana di nascita e di spirito, ho un rapporto conflittuale con la routine e la stasi.
Vivo e viaggio da anni nel Medio Oriente arabo levantino, di cui sono ormai specialista.
Irrequieta e dipendente da viaggi, finisco sempre col trovarmi altrove alla ricerca di stimoli e nuove esperienze: parto spesso, o almeno ci provo.
Ma quando non viaggio, scrivo e quando non scrivo, leggo.

Trovami

Posizione attuale: Giordania
Tornata dall'Oman, per i prossimi 2 mesi sarò a Petra, poi in estate volerò in Arabia Saudita alla scoperta di mete ancora di nicchia e ad Agosto sarò in Italia. A Settembre partirò per un’avventura in due nuovi paesi.
A breve ricomincerò la programmazione del ciclo di presentazione del mio libro “La vita segreta di Petra” (che trovi su Amazon)

Stay tuned: segui le mie esplorazioni in Medio Oriente sulla pagina Facebook e Instagram.

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https://www.facebook.com/viaggiofotograforacconto/

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✈️ /pro•cra•sti•nà•re/ 🌍
Rinviare a un altro momento. Rimandare. 

Se il tema dell’anno scorso era “non paragonarti agli altri”, quello che mi sono ripromessa quest’anno riguarda la procrastinazione. 

Sono molti i motivi psicologici che ci spingono a rinviare per non affrontare subito alcune incombenze. 
Indipendentemente dalle ragioni, una cosa sul rimandare l’ho capita. Non solo quello che non affrontiamo oggi tanto dovremo prima o poi sbolognarcelo, ma soprattutto: ogni lasciata è persa. 

Quel viaggio rimane nel cassetto dei sogni. 
Quel biglietto finisce o aumenta di prezzo. 
Quell’opportunità ce l’abbiamo oggi, forse domani non più. 
Il tempo passa e non torna. 

Insomma, procrastinare… ma in attesa di cosa? Di un momento migliore? 
I momenti sono tutti migliori. Dipende solo da come ci poniamo di fronte alla vita e al mondo. 

Sembra una frase fatta, ma è invece così vera da essere potentissima. Provare per credere. 

Ecco, ho iniziato quest’anno senza rimandare NULLA! 
E sapete una cosa? Mi sento meglio. 
Meno ansia, più opportunità, più connessioni, più idee che nascono dove quelle vecchie ristagnavano per mancanza di intraprendenza, più porte aperte. 

Quindi cosa ho fatto? Ad esempio ho prenotato i miei prossimi due viaggi in paesi dove non sono ancora mai stata e… mi sento emozionantissima!

Vi lascio un po’ sulle spine e non vi spoilero la prossima meta. Vi dico però che parto tra un mese e mezzo e che andrò di nuovo in Medio Oriente 🌙

Scatenatevi nei commenti per indovinare dove volerò 🙃

E voi, che rapporto avete con la procrastinazione? 

#takeactionnow #abudhabi #sheikhzayedmosque #moscheabiancaabudhabi #moscheabianca #itravelinmiddleeast #middleeast #mediooriente #shetravelz #emirates #procrastinare #myfairytale
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✈️ /pro•cra•sti•nà•re/ 🌍 Rinviare a un altro momento. Rimandare. Se il tema dell’anno scorso era “non paragonarti agli altri”, quello che mi sono ripromessa quest’anno riguarda la procrastinazione. Sono molti i motivi psicologici che ci spingono a rinviare per non affrontare subito alcune incombenze. Indipendentemente dalle ragioni, una cosa sul rimandare l’ho capita. Non solo quello che non affrontiamo oggi tanto dovremo prima o poi sbolognarcelo, ma soprattutto: ogni lasciata è persa. Quel viaggio rimane nel cassetto dei sogni. Quel biglietto finisce o aumenta di prezzo. Quell’opportunità ce l’abbiamo oggi, forse domani non più. Il tempo passa e non torna. Insomma, procrastinare… ma in attesa di cosa? Di un momento migliore? I momenti sono tutti migliori. Dipende solo da come ci poniamo di fronte alla vita e al mondo. Sembra una frase fatta, ma è invece così vera da essere potentissima. Provare per credere. Ecco, ho iniziato quest’anno senza rimandare NULLA! E sapete una cosa? Mi sento meglio. Meno ansia, più opportunità, più connessioni, più idee che nascono dove quelle vecchie ristagnavano per mancanza di intraprendenza, più porte aperte. Quindi cosa ho fatto? Ad esempio ho prenotato i miei prossimi due viaggi in paesi dove non sono ancora mai stata e… mi sento emozionantissima! Vi lascio un po’ sulle spine e non vi spoilero la prossima meta. Vi dico però che parto tra un mese e mezzo e che andrò di nuovo in Medio Oriente 🌙 Scatenatevi nei commenti per indovinare dove volerò 🙃 E voi, che rapporto avete con la procrastinazione? #takeactionnow #abudhabi #sheikhzayedmosque #moscheabiancaabudhabi #moscheabianca #itravelinmiddleeast #middleeast #mediooriente #shetravelz #emirates #procrastinare #myfairytale
2 settimane ago
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⛰ LA MONTAGNA DI ARONNE 🕌 
Uno dei posti dove pochissimi, anzi rarissimi visitatori arrivano è il #jabalharun , ovvero la #montagnadiaronne 

Si tratta della montagna più alta di Petra, anticamente conosciuta come #jabalhor su cui si trova il #mausoleodiaronne 
Infatti secondo la tradizione biblica il profeta #aronne  fratello di Mosè, sarebbe sepolto quassù. 

Questo luogo è legato alla riscoperta della #cittàperduta di Petra, trovata dall’esploratore svizzero #burkhardt che dopo secoli di oblio, nel 1812, la trovò. 

Come? In uno dei suoi viaggi in #mediooriente Burkhardt si fermò presso il villaggio beduino alle porte dell’antica capitale #nabatea e sentendo la popolazione locale parlare del mausoleo di Aronne, dove era uso andare per offrire sacrifici al profeta, si incuriosì. 
Per arrivarci si inventò un pretesto: chiese alla sua guida beduina di portarlo fin in cima per omaggiare Aronne con un sacrificio. 
Il beduino accettò e lo fece entrare a Petra attraverso il Siq… lo svizzero si trovò di fronte la città di cui si erano perse le tracce. Non arrivò fino al mausoleo, ma tanto bastò: aveva trovato l’antica capitale nabatea. 

La montagna di Aronne si trova in un luogo molto isolato del sito di #petra e per arrivarci servono 7 ore tra andata e ritorno. Niente “scorciatroie” 😄 ma probabilmente per trovarla e non perdervi vi servirà una guida. 
E se vi serve una guida a Petra, siete capitati nell’account Instagram giusto 😉
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⛰ LA MONTAGNA DI ARONNE 🕌 Uno dei posti dove pochissimi, anzi rarissimi visitatori arrivano è il #jabalharun , ovvero la #montagnadiaronne Si tratta della montagna più alta di Petra, anticamente conosciuta come #jabalhor su cui si trova il #mausoleodiaronne Infatti secondo la tradizione biblica il profeta #aronne fratello di Mosè, sarebbe sepolto quassù. Questo luogo è legato alla riscoperta della #cittàperduta di Petra, trovata dall’esploratore svizzero #burkhardt che dopo secoli di oblio, nel 1812, la trovò. Come? In uno dei suoi viaggi in #mediooriente Burkhardt si fermò presso il villaggio beduino alle porte dell’antica capitale #nabatea e sentendo la popolazione locale parlare del mausoleo di Aronne, dove era uso andare per offrire sacrifici al profeta, si incuriosì. Per arrivarci si inventò un pretesto: chiese alla sua guida beduina di portarlo fin in cima per omaggiare Aronne con un sacrificio. Il beduino accettò e lo fece entrare a Petra attraverso il Siq… lo svizzero si trovò di fronte la città di cui si erano perse le tracce. Non arrivò fino al mausoleo, ma tanto bastò: aveva trovato l’antica capitale nabatea. La montagna di Aronne si trova in un luogo molto isolato del sito di #petra e per arrivarci servono 7 ore tra andata e ritorno. Niente “scorciatroie” 😄 ma probabilmente per trovarla e non perdervi vi servirà una guida. E se vi serve una guida a Petra, siete capitati nell’account Instagram giusto 😉
3 settimane ago
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🖤 /so•rel•làn•za/ 🤍

Rapporto di solidarietà e di reciproco aiuto tra donne dettato dalla condivisione di comuni esperienze, condizioni e similitudini. 

Se dovessi scegliere una parola per riassumere il mio viaggio in Oman e Abu Dhabi non penserei alle moschee, ai wadi, al nuotare con le tartarughe, ai delfini che giocano con le barche, ai palmeti e ai villaggi di fango diroccati. 

No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. 
Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore.

Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). 
Abbiamo condiviso esperienze, risate, lacrime, tramonti, cieli stellati e storie. E viaggiare insieme è stato un dono, una delle cose più edificanti e piene di gioia che abbia sperimentato. 

Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. 

Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. 

Ci insegnano a essere in competizione tra di noi piuttosto che ad aiutarci a vicenda e questo è uno degli errori più grandi dell’umanità. 
Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. 

Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. 

Grazie 🙏 

#sorellanza #oman #shetravelz #donneperledonne #middleeast #gratitudine #femminismo #itravelinmiddleeast
🖤 /so•rel•làn•za/ 🤍

Rapporto di solidarietà e di reciproco aiuto tra donne dettato dalla condivisione di comuni esperienze, condizioni e similitudini. 

Se dovessi scegliere una parola per riassumere il mio viaggio in Oman e Abu Dhabi non penserei alle moschee, ai wadi, al nuotare con le tartarughe, ai delfini che giocano con le barche, ai palmeti e ai villaggi di fango diroccati. 

No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. 
Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore.

Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). 
Abbiamo condiviso esperienze, risate, lacrime, tramonti, cieli stellati e storie. E viaggiare insieme è stato un dono, una delle cose più edificanti e piene di gioia che abbia sperimentato. 

Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. 

Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. 

Ci insegnano a essere in competizione tra di noi piuttosto che ad aiutarci a vicenda e questo è uno degli errori più grandi dell’umanità. 
Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. 

Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. 

Grazie 🙏 

#sorellanza #oman #shetravelz #donneperledonne #middleeast #gratitudine #femminismo #itravelinmiddleeast
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Rapporto di solidarietà e di reciproco aiuto tra donne dettato dalla condivisione di comuni esperienze, condizioni e similitudini. 

Se dovessi scegliere una parola per riassumere il mio viaggio in Oman e Abu Dhabi non penserei alle moschee, ai wadi, al nuotare con le tartarughe, ai delfini che giocano con le barche, ai palmeti e ai villaggi di fango diroccati. 

No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. 
Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore.

Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). 
Abbiamo condiviso esperienze, risate, lacrime, tramonti, cieli stellati e storie. E viaggiare insieme è stato un dono, una delle cose più edificanti e piene di gioia che abbia sperimentato. 

Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. 

Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. 

Ci insegnano a essere in competizione tra di noi piuttosto che ad aiutarci a vicenda e questo è uno degli errori più grandi dell’umanità. 
Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. 

Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. 

Grazie 🙏 

#sorellanza #oman #shetravelz #donneperledonne #middleeast #gratitudine #femminismo #itravelinmiddleeast
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Rapporto di solidarietà e di reciproco aiuto tra donne dettato dalla condivisione di comuni esperienze, condizioni e similitudini. 

Se dovessi scegliere una parola per riassumere il mio viaggio in Oman e Abu Dhabi non penserei alle moschee, ai wadi, al nuotare con le tartarughe, ai delfini che giocano con le barche, ai palmeti e ai villaggi di fango diroccati. 

No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. 
Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore.

Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). 
Abbiamo condiviso esperienze, risate, lacrime, tramonti, cieli stellati e storie. E viaggiare insieme è stato un dono, una delle cose più edificanti e piene di gioia che abbia sperimentato. 

Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. 

Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. 

Ci insegnano a essere in competizione tra di noi piuttosto che ad aiutarci a vicenda e questo è uno degli errori più grandi dell’umanità. 
Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. 

Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. 

Grazie 🙏 

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No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. 
Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore.

Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). 
Abbiamo condiviso esperienze, risate, lacrime, tramonti, cieli stellati e storie. E viaggiare insieme è stato un dono, una delle cose più edificanti e piene di gioia che abbia sperimentato. 

Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. 

Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. 

Ci insegnano a essere in competizione tra di noi piuttosto che ad aiutarci a vicenda e questo è uno degli errori più grandi dell’umanità. 
Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. 

Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. 

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No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. 
Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore.

Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). 
Abbiamo condiviso esperienze, risate, lacrime, tramonti, cieli stellati e storie. E viaggiare insieme è stato un dono, una delle cose più edificanti e piene di gioia che abbia sperimentato. 

Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. 

Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. 

Ci insegnano a essere in competizione tra di noi piuttosto che ad aiutarci a vicenda e questo è uno degli errori più grandi dell’umanità. 
Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. 

Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. 

Grazie 🙏 

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Se dovessi scegliere una parola per riassumere il mio viaggio in Oman e Abu Dhabi non penserei alle moschee, ai wadi, al nuotare con le tartarughe, ai delfini che giocano con le barche, ai palmeti e ai villaggi di fango diroccati. 

No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. 
Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore.

Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). 
Abbiamo condiviso esperienze, risate, lacrime, tramonti, cieli stellati e storie. E viaggiare insieme è stato un dono, una delle cose più edificanti e piene di gioia che abbia sperimentato. 

Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. 

Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. 

Ci insegnano a essere in competizione tra di noi piuttosto che ad aiutarci a vicenda e questo è uno degli errori più grandi dell’umanità. 
Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. 

Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. 

Grazie 🙏 

#sorellanza #oman #shetravelz #donneperledonne #middleeast #gratitudine #femminismo #itravelinmiddleeast
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Rapporto di solidarietà e di reciproco aiuto tra donne dettato dalla condivisione di comuni esperienze, condizioni e similitudini. 

Se dovessi scegliere una parola per riassumere il mio viaggio in Oman e Abu Dhabi non penserei alle moschee, ai wadi, al nuotare con le tartarughe, ai delfini che giocano con le barche, ai palmeti e ai villaggi di fango diroccati. 

No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. 
Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore.

Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). 
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Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. 

Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. 

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Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. 

Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. 

Grazie 🙏 

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Se dovessi scegliere una parola per riassumere il mio viaggio in Oman e Abu Dhabi non penserei alle moschee, ai wadi, al nuotare con le tartarughe, ai delfini che giocano con le barche, ai palmeti e ai villaggi di fango diroccati. 

No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. 
Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore.

Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). 
Abbiamo condiviso esperienze, risate, lacrime, tramonti, cieli stellati e storie. E viaggiare insieme è stato un dono, una delle cose più edificanti e piene di gioia che abbia sperimentato. 

Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. 

Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. 

Ci insegnano a essere in competizione tra di noi piuttosto che ad aiutarci a vicenda e questo è uno degli errori più grandi dell’umanità. 
Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. 

Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. 

Grazie 🙏 

#sorellanza #oman #shetravelz #donneperledonne #middleeast #gratitudine #femminismo #itravelinmiddleeast
🖤 /so•rel•làn•za/ 🤍

Rapporto di solidarietà e di reciproco aiuto tra donne dettato dalla condivisione di comuni esperienze, condizioni e similitudini. 

Se dovessi scegliere una parola per riassumere il mio viaggio in Oman e Abu Dhabi non penserei alle moschee, ai wadi, al nuotare con le tartarughe, ai delfini che giocano con le barche, ai palmeti e ai villaggi di fango diroccati. 

No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. 
Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore.

Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). 
Abbiamo condiviso esperienze, risate, lacrime, tramonti, cieli stellati e storie. E viaggiare insieme è stato un dono, una delle cose più edificanti e piene di gioia che abbia sperimentato. 

Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. 

Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. 

Ci insegnano a essere in competizione tra di noi piuttosto che ad aiutarci a vicenda e questo è uno degli errori più grandi dell’umanità. 
Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. 

Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. 

Grazie 🙏 

#sorellanza #oman #shetravelz #donneperledonne #middleeast #gratitudine #femminismo #itravelinmiddleeast
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🖤 /so•rel•làn•za/ 🤍 Rapporto di solidarietà e di reciproco aiuto tra donne dettato dalla condivisione di comuni esperienze, condizioni e similitudini. Se dovessi scegliere una parola per riassumere il mio viaggio in Oman e Abu Dhabi non penserei alle moschee, ai wadi, al nuotare con le tartarughe, ai delfini che giocano con le barche, ai palmeti e ai villaggi di fango diroccati. No. Sorellanza è la prima parola che mi viene in mente. Queste meraviglie che vedete in foto sono le sorelle che non ho avuto. Sorelle non di sangue, ma di cuore. Conosciute al villaggio beduino di Petra, ci siamo sempre supportate e sopportate, consigliate e “redarguite” (quando era necessario aprirci gli occhi). Abbiamo condiviso esperienze, risate, lacrime, tramonti, cieli stellati e storie. E viaggiare insieme è stato un dono, una delle cose più edificanti e piene di gioia che abbia sperimentato. Perché a volte siamo portati a pensare che un viaggio è fatto di luoghi (che pure è vero, eh), ma il vero viaggio è fatto di persone, emozioni e insegnamenti. Sono grata alla vita di avervi incontrate e non smetterò mai di ripetere quanto la solidarietà femminile debba essere alla base della vita delle donne. Ci insegnano a essere in competizione tra di noi piuttosto che ad aiutarci a vicenda e questo è uno degli errori più grandi dell’umanità. Se davvero mettessimo da parte quegli indottrinamenti subdoli e meschini a cui ci spinge la società scopriremmo di essere uguali, unite, una squadra e una risorsa invece che un ostacolo. Nel mio libro “La vita segreta di Petra” parlo dell’amore che ho trovato in Giordania, ma la verità è che ho trovato tre sorelle. Grazie 🙏 #sorellanza #oman #shetravelz #donneperledonne #middleeast #gratitudine #femminismo #itravelinmiddleeast
4 settimane ago
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3/12
☀️ ANCORA UN PO’ DI OMAN 🇴🇲 
Ogni tanto la mente vaga tra quei forti, quei palmeti, quelle montagne brulle, quelle moschee eleganti e quelle acque così cristalline da non crederci. 

#oman #sultanatoman #middleeast #mediooriente #penisolaarabica #viaggiofotograforacconto #itravelinmiddleeast
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☀️ ANCORA UN PO’ DI OMAN 🇴🇲 Ogni tanto la mente vaga tra quei forti, quei palmeti, quelle montagne brulle, quelle moschee eleganti e quelle acque così cristalline da non crederci. #oman #sultanatoman #middleeast #mediooriente #penisolaarabica #viaggiofotograforacconto #itravelinmiddleeast
1 mese ago
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4/12
La penisola di #musandam è stata la parte più bella del viaggio in #oman 
Abbiamo esplorato montagne brulle che nascondono picchi verdi punteggiati di fossili, nuotato in acque cristalline e visto i #delfini che nuotavano accanto alla barca. Fiordi selvaggi ed incantevoli e io di fronte a tanta bellezza mi sono commossa. 
In bio trovate l’articolo con tutti i dettagli per organizzare un viaggio nella penisola del Musandam
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La penisola di #musandam è stata la parte più bella del viaggio in #oman Abbiamo esplorato montagne brulle che nascondono picchi verdi punteggiati di fossili, nuotato in acque cristalline e visto i #delfini che nuotavano accanto alla barca. Fiordi selvaggi ed incantevoli e io di fronte a tanta bellezza mi sono commossa. In bio trovate l’articolo con tutti i dettagli per organizzare un viaggio nella penisola del Musandam
1 mese ago
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5/12
Un assaggio del mio viaggio in Oman 🇴🇲 in alcuni WOW. 

Questo paese è stato una bellissima scoperta (ma diciamocelo: le mie aspettative erano già alte) e di WOW ce ne sono molti altri. 

Quindi rimanete connessi su questi schermi e sul blog che vi farò vedere altro e vi parlerò ancora dell’Oman. 

#oman #sultanatoman #middleeast #wowoman #Itravelinmiddleeast #medioriente #penisolaarabica #viaggiofotograforacconto #nizwa #musandam #daymaniatislands #jabreencastle #omanifortress #ioviaggio #arabianadventures
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Un assaggio del mio viaggio in Oman 🇴🇲 in alcuni WOW. Questo paese è stato una bellissima scoperta (ma diciamocelo: le mie aspettative erano già alte) e di WOW ce ne sono molti altri. Quindi rimanete connessi su questi schermi e sul blog che vi farò vedere altro e vi parlerò ancora dell’Oman. #oman #sultanatoman #middleeast #wowoman #Itravelinmiddleeast #medioriente #penisolaarabica #viaggiofotograforacconto #nizwa #musandam #daymaniatislands #jabreencastle #omanifortress #ioviaggio #arabianadventures
2 mesi ago
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6/12
🏨 L’OSPEDALE DEI FALCHI DI ABU DHABI 🦅

Ecco qualcosa di insolito da visitare nella capitale degli Emirati. 
Se vi siete stufati di palazzi, centri commerciali e simili, sappiate che Abu Dhabi ha molto di più da offrire 😉

#abudhabi #abudhabifalconhospital #emirates #visitealternative #arabworld #falchi #ospedaledeifalchi #mediooriente #middleeast #penisolaarabica #rescueanimals #emiratiarabi
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🏨 L’OSPEDALE DEI FALCHI DI ABU DHABI 🦅 Ecco qualcosa di insolito da visitare nella capitale degli Emirati. Se vi siete stufati di palazzi, centri commerciali e simili, sappiate che Abu Dhabi ha molto di più da offrire 😉 #abudhabi #abudhabifalconhospital #emirates #visitealternative #arabworld #falchi #ospedaledeifalchi #mediooriente #middleeast #penisolaarabica #rescueanimals #emiratiarabi
2 mesi ago
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7/12
Questa mattina il Tesoro si è svegliato con questa fossa brutalmente aperta in poche ore (nella seconda foto.) 

E allora scriviamola bene questa storia. Perché se no sembra che io sono quella che difende i beduini a qualsiasi costo (e chi mi conosce sa che le cose non stanno così). 

Partiamo dalle basi: prima che noi fossimo abbindolati dal turismo mordi e fuggi, dal marketing moderno, da Instagram e compagnia bella, c’era una volta il popolo in cammino che aveva trovato rifugio tra queste montagne variopinte che noi chiamiamo Petra. 

Poi siamo arrivati noi, con l’”efficienza”, l’UNESCO, il neo colonialismo, la globalizzazione e chi più ne ha più ne metta e abbiamo deciso (a torto o a ragione) che questo popolo doveva uscire dalla sua terra.

Nel frattempo Ryanair è atterrata in Giordania a prezzi stracciati e le strade di quest’antica capitale nabatea si sono gonfiate di visitatori e i social hanno fatto il resto. 

Allora il popolo in cammino ha capito che alla gente piaceva un certo tipo di luoghi, un certo tipo di immagini e si è ingegnato: ha creato il business dei panorami sul Tesoro dove per salire paghi una guida. 
 
Ma c’è sempre quello che non vuole pagare, c’è sempre quello che “io vado dove mi pare”, c’è sempre quello che “pago 50 dinari per entrare a petra e non voglio spendere altri soldi”, c’è sempre quello che “ho pagato il volo €15 ti pare che te ne do altrettanti per salire lassù?”, c’è sempre quello che “in caso al beduino gli si lascia una mancia, mica che lo devo pagare veramente”!

E allora i beduini a volte si sentono colpiti nell’orgoglio (perché diciamocelo, di orgoglio ne hanno fin troppo e questo non è sempre un bene) e hanno cominciato a rispondere a tono. 

L’occidentale bianco si è risentito: “ma guarda te questi, che pretese!” hanno pensato e via con le lamentele.

Continua nei primi tre commenti…
Questa mattina il Tesoro si è svegliato con questa fossa brutalmente aperta in poche ore (nella seconda foto.) 

E allora scriviamola bene questa storia. Perché se no sembra che io sono quella che difende i beduini a qualsiasi costo (e chi mi conosce sa che le cose non stanno così). 

Partiamo dalle basi: prima che noi fossimo abbindolati dal turismo mordi e fuggi, dal marketing moderno, da Instagram e compagnia bella, c’era una volta il popolo in cammino che aveva trovato rifugio tra queste montagne variopinte che noi chiamiamo Petra. 

Poi siamo arrivati noi, con l’”efficienza”, l’UNESCO, il neo colonialismo, la globalizzazione e chi più ne ha più ne metta e abbiamo deciso (a torto o a ragione) che questo popolo doveva uscire dalla sua terra.

Nel frattempo Ryanair è atterrata in Giordania a prezzi stracciati e le strade di quest’antica capitale nabatea si sono gonfiate di visitatori e i social hanno fatto il resto. 

Allora il popolo in cammino ha capito che alla gente piaceva un certo tipo di luoghi, un certo tipo di immagini e si è ingegnato: ha creato il business dei panorami sul Tesoro dove per salire paghi una guida. 
 
Ma c’è sempre quello che non vuole pagare, c’è sempre quello che “io vado dove mi pare”, c’è sempre quello che “pago 50 dinari per entrare a petra e non voglio spendere altri soldi”, c’è sempre quello che “ho pagato il volo €15 ti pare che te ne do altrettanti per salire lassù?”, c’è sempre quello che “in caso al beduino gli si lascia una mancia, mica che lo devo pagare veramente”!

E allora i beduini a volte si sentono colpiti nell’orgoglio (perché diciamocelo, di orgoglio ne hanno fin troppo e questo non è sempre un bene) e hanno cominciato a rispondere a tono. 

L’occidentale bianco si è risentito: “ma guarda te questi, che pretese!” hanno pensato e via con le lamentele.

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Questa mattina il Tesoro si è svegliato con questa fossa brutalmente aperta in poche ore (nella seconda foto.) E allora scriviamola bene questa storia. Perché se no sembra che io sono quella che difende i beduini a qualsiasi costo (e chi mi conosce sa che le cose non stanno così). Partiamo dalle basi: prima che noi fossimo abbindolati dal turismo mordi e fuggi, dal marketing moderno, da Instagram e compagnia bella, c’era una volta il popolo in cammino che aveva trovato rifugio tra queste montagne variopinte che noi chiamiamo Petra. Poi siamo arrivati noi, con l’”efficienza”, l’UNESCO, il neo colonialismo, la globalizzazione e chi più ne ha più ne metta e abbiamo deciso (a torto o a ragione) che questo popolo doveva uscire dalla sua terra. Nel frattempo Ryanair è atterrata in Giordania a prezzi stracciati e le strade di quest’antica capitale nabatea si sono gonfiate di visitatori e i social hanno fatto il resto. Allora il popolo in cammino ha capito che alla gente piaceva un certo tipo di luoghi, un certo tipo di immagini e si è ingegnato: ha creato il business dei panorami sul Tesoro dove per salire paghi una guida. Ma c’è sempre quello che non vuole pagare, c’è sempre quello che “io vado dove mi pare”, c’è sempre quello che “pago 50 dinari per entrare a petra e non voglio spendere altri soldi”, c’è sempre quello che “ho pagato il volo €15 ti pare che te ne do altrettanti per salire lassù?”, c’è sempre quello che “in caso al beduino gli si lascia una mancia, mica che lo devo pagare veramente”! E allora i beduini a volte si sentono colpiti nell’orgoglio (perché diciamocelo, di orgoglio ne hanno fin troppo e questo non è sempre un bene) e hanno cominciato a rispondere a tono. L’occidentale bianco si è risentito: “ma guarda te questi, che pretese!” hanno pensato e via con le lamentele. Continua nei primi tre commenti…
3 mesi ago
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8/12
🧆 HUMMUS ADDICTED 🤤
Amanti dell’hummus a me gli occhi. 
Non so voi, ma io anche dopo anni di medio oriente non mi sono ancora stancata di mangiare hummus 😋

Questo piatto di origine libanese è uno dei miei preferiti in assoluto qua in Giordania dove, udite udite, si mangia benissimo. 

Allora ecco la mia personale classifica degli hummus più buoni di Giordania, dal terzo posto al primo:

3) Al Wadi, storico ristorante di Wadi Musa (alias Petra)
2) Hashem, il ristorante cult di Amman amatissimo dai locals dove dovete assolutamente passare per mischiarvi con la gente del posto e assaggiare specialità “fast” della cucina giordana
1) Fokhar & Bhar Restaurant di Madaba, che fa un hummus STRE-PI-TO-SO 😍

Ovviamente non perdete l’occasione di unirci i felafel, polpette fritte di ceci e prezzemolo, che con l’hummus sono una combo pazzesca! 

A voi piace l’hummus? Avete posti da consigliare dove gustarlo? Ditemi ditemi, che prendo nota 🙃

#hummus #giordania #cucinamediorientale #shareyourjordan #ilovehummus #besthummusever #madaba
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🧆 HUMMUS ADDICTED 🤤 Amanti dell’hummus a me gli occhi. Non so voi, ma io anche dopo anni di medio oriente non mi sono ancora stancata di mangiare hummus 😋 Questo piatto di origine libanese è uno dei miei preferiti in assoluto qua in Giordania dove, udite udite, si mangia benissimo. Allora ecco la mia personale classifica degli hummus più buoni di Giordania, dal terzo posto al primo: 3) Al Wadi, storico ristorante di Wadi Musa (alias Petra) 2) Hashem, il ristorante cult di Amman amatissimo dai locals dove dovete assolutamente passare per mischiarvi con la gente del posto e assaggiare specialità “fast” della cucina giordana 1) Fokhar & Bhar Restaurant di Madaba, che fa un hummus STRE-PI-TO-SO 😍 Ovviamente non perdete l’occasione di unirci i felafel, polpette fritte di ceci e prezzemolo, che con l’hummus sono una combo pazzesca! A voi piace l’hummus? Avete posti da consigliare dove gustarlo? Ditemi ditemi, che prendo nota 🙃 #hummus #giordania #cucinamediorientale #shareyourjordan #ilovehummus #besthummusever #madaba
3 mesi ago
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9/12
🐈‍⬛ buona giornata dei gatti 🐈 

Oggi si celebra la giornata mondiale dedicata ai mici. 
Io sono diventata gattara da quando abito a Petra. È qua che ho salvato 7 micetti di cui due sono ancora con me. 

Chi mi segue da un po’ conosce la storia di Amir, il micino non vedente che ho portato in Italia. Adesso Amir è un gattino felice e abita con i miei genitori a Roma. Per conoscere la sua storia andate nelle stories in evidenza. 

L’altra compagna di vita è la gatta Jane, tre chili di amore puro. 

In foto invece vedete Vodka, la micia del Wadi Farasa, uno dei percorsi del sito di Petra. Se la incontrate nella vostra visita fatele tante coccole anche da parte mia 🧡

#gatti #giornatamondialedelgatto #petra #wadifarasa #gattara
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🐈‍⬛ buona giornata dei gatti 🐈 Oggi si celebra la giornata mondiale dedicata ai mici. Io sono diventata gattara da quando abito a Petra. È qua che ho salvato 7 micetti di cui due sono ancora con me. Chi mi segue da un po’ conosce la storia di Amir, il micino non vedente che ho portato in Italia. Adesso Amir è un gattino felice e abita con i miei genitori a Roma. Per conoscere la sua storia andate nelle stories in evidenza. L’altra compagna di vita è la gatta Jane, tre chili di amore puro. In foto invece vedete Vodka, la micia del Wadi Farasa, uno dei percorsi del sito di Petra. Se la incontrate nella vostra visita fatele tante coccole anche da parte mia 🧡 #gatti #giornatamondialedelgatto #petra #wadifarasa #gattara
4 mesi ago
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10/12
PUBBLICITÀ PROGRESSO
Non è sempre tutto rose e fiori… nel deserto spesso sono cactus 🌵 

Pijamola a ride, come si dice a Roma, perché se no la si prende in un altro posto (come si dice sempre a Roma). 

#reelscemotti #giordania #shareyourjordan
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PUBBLICITÀ PROGRESSO Non è sempre tutto rose e fiori… nel deserto spesso sono cactus 🌵 Pijamola a ride, come si dice a Roma, perché se no la si prende in un altro posto (come si dice sempre a Roma). #reelscemotti #giordania #shareyourjordan
4 mesi ago
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11/12
Esattamente 4 anni fa mettevo piede in Giordania. 
Ancora non lo sapevo, e non l’avrei mai immaginato, che sarebbe diventata la mia seconda casa. 

Quando i ricordi mi trasportano alla mia prima volta qua, mi trovo a pensare che darei chissà cosa per rivivere quei giorni, quelle emozioni. La mia fiaba.

È stato il viaggio più bello mai fatto. 

P.S. Oggi il mio libro “La vita segreta di Petra” va in ristampa

#memories #jordan #visitjordan #shareyourjordan #firsttimeinjordan #bedouin #petra #thelostcityofpetra #myfairytale #lovestory #giordania #beduini #bedouinlife #marriedtoabedouin #travel #besttripever #lavitasegretadipetra #thesecretlifeofpetra #specialplaces #ilovepetra
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Esattamente 4 anni fa mettevo piede in Giordania. Ancora non lo sapevo, e non l’avrei mai immaginato, che sarebbe diventata la mia seconda casa. Quando i ricordi mi trasportano alla mia prima volta qua, mi trovo a pensare che darei chissà cosa per rivivere quei giorni, quelle emozioni. La mia fiaba. È stato il viaggio più bello mai fatto. P.S. Oggi il mio libro “La vita segreta di Petra” va in ristampa #memories #jordan #visitjordan #shareyourjordan #firsttimeinjordan #bedouin #petra #thelostcityofpetra #myfairytale #lovestory #giordania #beduini #bedouinlife #marriedtoabedouin #travel #besttripever #lavitasegretadipetra #thesecretlifeofpetra #specialplaces #ilovepetra
5 mesi ago
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