Serendipità, riflessioni post-Scozia

Questa mattina nuvolosa mi ha svegliata con la sua pallida luce che filtrava tra le pieghe delle tende. Mi sono preparata il tè e mentre lo versavo nella mia nuova tazza scozzese (quella che vedete in foto), mi è venuto da ridere. Ho portato a casa questo simpatico souvenir perché rappresenta, in maniera assai buffa, il motivo principale che mi ha spinto a partire per Edimburgo.

Avrete forse capito, tra le righe (ma ormai anche sopra le righe), che questa mia breve capatina in Scozia non è stata dettata puramente dall’amore per i viaggi, ma dall’amore, quello con la A maiuscola. E avrete forse capito anche che è andata a finire piuttosto disastrosamente.

Tuttavia mentre sorseggio il mio tè aromatizzato al whisky in compagnia della mucca Willy (il peluche che vedete in foto), mi trovo a tirare le somme di questa mia breve avventura nella terra dei cardi e a scriverne.

Riflessioni post Scoziap

Sebbene sia tornata con il cuore spezzato, il mio viaggio in Scozia è stato uno dei migliori degli ultimi tempi.

Sono partita per un uomo e ho trovato un paese di un’incantevole ruvida bellezza animato da una cultura forte che non si è piegata nei secoli.

Sono partita  per una persona, ma ne ho trovate tante: nuovi divertentissimi amici dal cuore generoso.

Sono partita per un sorriso, ne ho incontrati innumerevoli.

Sono partita per un’unica emozione, ma ne ho trovate altre: lo stupore di essere colti da una tempesta di pioggia dietro una curva durante una giornata di pieno sole, la commozione di stare su un vulcano spento con la città ai miei piedi quando il sole va a morire dietro l’orizzonte spazzato dal vento.

Sono partita a causa un’esperienza, ma ne ho vissute molte.

Questo viaggio è stato per me un susseguirsi di momenti di serendipità.

Forse la Scozia è davvero il paese degli unicorni. E io che sono venuta a inseguire unicorni alla fine ho scoperto il paese delle fate.

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© 2017, Cristina Cori. All rights reserved. Copyright © CristinaCori.com

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