Genocidio, tra negazionismo e riconoscimento

“A Yerevan ogni 24 aprile piove” mi fa notare Krikor mentre saliamo a piedi la collina dello Tsitsernakaberd, il monumento in ricordo delle vittime dei massacri del 1915. Anche quest’anno, nel centesimo anniversario del genocidio, la pioggia non ha risparmiato la città. Fin dal mio arrivo la capitale è invasa di adesivi del non ti scordar di me. Questi fiorellini […]

La fortuna della diaspora armena

Lungo la strada di ritorno dalla località montana di Dilijan, una sorta di piccola Svizzera, zona di villeggiatura frequentata da turisti francesi e russi, la pioggia si trasforma lentamente in neve ricoprendo poco a poco il paesaggio montano di un candido manto bianco. Mentre attraversiamo la galleria tra Sevan e Dilijan, Krikor mi spiega che il tunnel e la strada […]

La fabbrica chimica dell’Unione Sovietica

“Siamo arrivati in Bangladesh” esordisce Krikor quando in macchina arriviamo poco fuori la capitale. Lo guardo interrogativa e lui mi sorride misterioso mentre continua a guidare. Osservo la città dal finestrino e non capisco: stiamo attraversando la periferia di Yerevan, un susseguirsi di alti condomini sovietici. Di bengalese non mi sembra ci sia nulla. Glielo faccio notare e lui allora […]

All’ombra del monte Ararat

Devo ammettere che il primo impatto con l’Armenia mi ha spiazzata. Me la immaginavo spirituale, mistica e romantica. Invece mi sono trovata in un paese povero e imbruttito dalla sgraziata eredità architettonica sovietica che è riuscita ad appiattire la meravigliosa architettura armena fino a farla diventare ormai uno sbiadito ricordo. Solo in seguito, percorrendo antichi sentieri della via della seta, […]