Belgrado è una bella idea per un weekend soprattutto se i Balcani ti intrigano, cerchi buon cibo ed hai una certa predisposizione alla movida. In questo articolo voglio proporti un itinerario di cosa vedere a Belgrado in 3 giorni e lo farò attraverso storie, aneddoti e leggende.
Il tutto come sempre dandoti informazioni pratiche, prezzi (l’articolo è aggiornato al 2023) e consigli. Ma prima di iniziare puoi troavare ispirazione vedendo Belgrado attraverso i miei occhi in questo reel.
DA SAPERE PRIMA DI PARTIRE
Wizz Air vola su Belgrado: La capitale serba è ben collegata con voli frequenti da Roma e Milano grazie alla low cost Wizz Air.
Il roaming non è gratuito: La Serbia non fa parte della lista di paesi europei in cui il roaming è gratuito. Quindi se vuoi avere internet sempre con te acquista una SIM locale. Si trovano in aeroporto: le compagnie sono Yettel e Mts. Hanno prezzi abbastanza equivalenti 400 dinari per 5 gb 600 per 15 gb.
Non c’è l’euro: La Serbia non fa parte dell’EU e non c’è l’euro. La valuta è il dinaro serbo: SRD118=€1. Trovi cambiavalute sia in aeroporto sia in centro città (anche i Western Union cambiano denaro). Belgrado non è la città economica di una volta, ma rimane abbordabile per l’italiano medio. Cibo di strada sui €2-3, ristorante €10 a persona, attrazioni €3-6, ostelli €15, hotel dai €30 in su.
È una città cash friendly: Si paga facilmente con carta, tuttavia considera che molti ostelli e alcuni luoghi famosi (tra cui il museo di Tesla e il souvenir shop della Fortezza) accettano pagamenti solo in contanti.
Dove dormire: Se mi segui sai che generalmente non consiglio luoghi dove passare la notte perché io appena posso bivacco (come a Petra) e/o sono una fan sfegatata di Couchsurfing (leggi Couchsurfing cos’è, come funziona e se fa per voi ), ma per Belgrado ti consiglio il Balkan Soul Hostel. Situato su Kosančićek Venac, una delle stradine più incantevoli e appartate della città, è pulito, funzionale, economico (€15 a notte per la camerata da 6 pagabili anche in €) e… mio personale metro di valutazione: si prende cura dei gatti di strada dei dintorni ????
Si trova sul portale Hostelworld ed ha politiche di età (io ci sono rientrata per il rotto della cuffia: Belgrado è stato il mio regalo di compleanno per i miei 39 anni).
Per raggiungere il centro dall’aeroporto puoi prendere il bus 72. I taxi costano SRB2500 (circa €21).
COSA VEDERE A BELGRADO IN 3 GIORNI: IL MIO ITINERARIO
GIORNO 1
Stari grad (città vecchia)
Iniziamo con la parte più carina di Belgrado: la città vecchia.
Se, come ti consiglio, sei tipo da ostello e alloggi al Balkan Soul Hostel, inizia proprio dalla romantica Kosančićek Venac fino a svoltare per Kralija Petra, deliziosa via pedonale dove si trovano café e taverne interessanti. Poi vai verso il parco Kalemegdan.
Kalemegdan è uno dei luoghi più famosi di Belgrado che si affaccia sulla Sava, affluente del Danubio. È un grande parco in cui si trovano:
-fortezza
-tombe sotterranee
-monumenti
-musei
Per completezza dovrei menzionare anche lo zoo, ma lo faccio solo per boicottare qualsivoglia zoo sulla faccia della terra.
Tra i monumenti del parco figura l’iconico (è uno dei simboli di Belgrado) Pobednik: il Monumento al vincitore. Si tratta di una statua eretta per commemorare la vittoria nelle guerre balcaniche 1912-13. La sua locazione iniziale era tutt’altra: zona Terazije dove sorge l’Hotel Moskva. Tuttavia ai serbi, probabilmente meno abituati di noi italiani alle statue nude, hanno ritenuto di cattivo gusto un uomo con i “gioielli di famiglia al vento”… così si è optato per un luogo dove i genitali davano verso la Sava. Saranno felici i capitani che guidano le barche sul fiume…
Esci dal parco e prosegui la passeggiata lungo Kneza Mihaila, corso pedonale ricco di negozi famosi, ma anche del posto.
In questo articolo non voglio limitarmi a suggerirti solo cosa vedere a Belgrado in 3 giorni, ma anche cosa e dove mangiare! Anche perché in Serbia si mangia beniessimo e uno dei must nel paese è assaggiare i burek, le tradizionali torte salate balcaniche farcite. Allora gira a Piazza della Repubblica e fai una breve deviazione: vai da Tepsija per assaggiare il burek. Accompagna la tua scelta con un bel bicchiere di ayran, una sorta di yogurt da bere.
Dopo esserti rifocillato vai al Museo Nazionale (orari: 10-18. Lunedì chiuso. Biglietti: SRD300, domenica gratuito). Se sei a Belgrado in un fine settimana considera l’opzione di visitarlo di domenica: è gratis.
Continua verso il quartiere bohémien di Skadarlija. Ecco, sarò impopolare, ma questo luogo che si dipana lungo la via acciottolata Skadarska, mi sa di riqualificazione turistica massiva. Può essere un luogo carino per una passeggiata, soprattutto se vi vieni di sera, ma sappi che è tutto un susseguirsi di quel genere di ristoranti dove il tipico viene ostentato…
Ma se cerchi una serata più “movimentata” o vuoi bere qualcosa può fare al caso tuo.
Piuttosto, dopo questa bella camminata, ti suggerisco di tornare verso l’ostello e andare a mangiare dall’ottimo Kafana ?
No, non è un refuso: “kafana” significa “taverna” e il punto interrogativo fa parte del nome e racconta una storia insolita. Questa trattoria intima, dove si mangia in bassi tavoli e sedie in legno intagliato, fu inaugurata nel 1823 ed ha cambiato più volte gestione. I vari proprietari non sono mai riusciti a trovare un nome che rimanesse fisso, così l’ultimo optò per un bel punto interrogativo come a lasciare la questione aperta.
Aneddoti a parte, l’ambiente è accogliente (decorato in legno), si mangia serbo e davvero molto bene!
Tra le specialità che ho provato c’è l’ajvar, una salsa di peperoni tipica di qua.
GIORNO 2
Centro città
Vai verso la zona sud-ovest.
Inizia da Piazza Terazije (quella della statua “sconcia” di cui ti dicevo). Qua si trova l’elegante Hotel Moskva in art nouveau e la fontana dove in epoca ottomana confluivano varie cisterne: il nome della piazza infatti deriva dal turco “terazi” che significa proprio cisterna.
Prosegui per il Palazzo del Parlamento, edificio in stile neoclassico di fronte al Parco dei Partigiani, poi svolta verso il Parco Tašmajdan. Anche questo parco custodisce una storia insolita: si trova nella cava utilizzata per costruire Belgrado (ah, lo sapevi che Belgrado, oltre che “fenice” per tutte le volte che è stata distrutta e ricostruita, è detta anche la “città bianca” per il colore delle pietre con cui è stata edificata?). In seguito questo luogo vuoto fu utilizzato come cimitero, ma quando Belgrado crebbe, ad oggi è una metropoli da 2 milioni di abitanti, si rese necessario spostare le tombe e fu deciso che l’area sarebbe diventata un parco.
Qua sorge la bella chiesa (più da fuori che dentro) di San Marco in perfetto stile ortodosso.
Continua la passeggiata verso il Museo Nicola Tesla. Se non conosci questo scienziato e inventore serbo-croato (il cui volto è raffigurato sulle banconote da 100 dinari) rimedia subito! Perché è a lui che dobbiamo alcune delle invenzioni più importanti sull’elettricità e l’energia in generale. C’è tanta letteratura al riguardo (anche di stampo complottista), ma stranamente quasi solo gli addetti ai lavori conoscono la figura di Tesla. Il suo cognome d’altronde non ti suonerà poi così nuovo visto che è un noto marchio di automobili all’avanguardia.
In questo museo sono state riprodotte alcune delle sue invenzioni più incredibili. Poiché si accede solo con visite guidate (in inglese e in serbo) e il museo è piccolino, bisogna prenotare. Fallo attraverso il sito oppure vieni con anticipo e fai la fila. Mio consiglio è venire un’ora prima per prenotare il biglietto e poi aspettare nel vicino Baristocrazia, un grazioso café a due piani dove servono anche buone cioccolate calde, che sono un’ottima idea se fuori fa freddo.
Orari: 10-20. Biglietto SRD800. N.B. Visite solo su prenotazione! Non accettano valuta straniera né carte: solo dinari serbi in cash. Se non sei amante del genere… magari ti convinco dicendoti che la guida ti farà fare esperimenti fighissimi
Con una breve camminata si raggiunge la grande rotonda di Piazza Slavija con la sua bella fontana e infine il Tempio di San Sava che, udite udite, da solo VALE IL VIAGGIO a Belgrado! A mio parere è assolutamente una cosa da vedere a Belgrado in 3 giorni.
Questa è una delle chiese ortodosse più grandi al mondo. Anche qua c’è una storia interessante da raccontare. San Sava era uno dei santi serbi più amati dalla popolazione quando la regione era sotto l’impero ottomano tanto che le sue reliquie, all’epoca conservate nel monastero di Mileševa, erano meta di pellegrinaggio.
Gli ottomani non vedevano di buon occhio questa devozione, così nel 1594 il visir Sinan Pascià fece bruciare le reliquie sulla spianata di Vračar. Dopo la liberazione dagli ottomani quello stesso luogo fu teatro di una sentita commemorazione e i serbi decisero di dedicare un tempio in ricordo dell’amato santo. Inizia così la lunga costruzione di questo tempio… lunga perché la parte decorativa interna è appena stata portata a termine. La cosa dopotutto non dovrebbe stupire se si pensa che l’interno è decorato con uno dei mosaici tra i più grandi al mondo.
Se hai voglia di camminare (2 km) prosegui per il Museo della Jugoslavia (oppure prendi il bus 36). Non è un caso se questo museo si trova a Belgrado e non altrove: questa città infatti era la capitale della Jugoslavia.
Se ti interessa la storia legata Serbia questa è una cosa da vedere in 3 giorin a Belgrado. Qua si trova il museo dei reperti dell’epoca jugoslava (se sei amante del vintage sarai in brodo di giuggiole… non è il mio caso) e poi qua si trova il mausoleo a Tito, presidente della ex Jugoslavia.
Tito… quello cattivo? Esatto! Al di là di come viene percepita questa figura, Tito è stato un personaggio fondamentale per l’ex federazione e il suo mausoleo è meta di “pellegrinaggi”.
Fun Fact: Il suo mausoleo secondo me somiglia più una serra che una tomba.
Finisci questa intensa giornata a una trattoria defilata dove ho mangiato degli ottimi čevapčići, salsiccette speziate dei Balcani (in Romania, di cui per metà sono originaria, si chiamano “mititei”). Il ristorante è Tchevapliya e rimane di strada per tornare all’ostello.
GIORNO 3
Dopo aver visitato il luoghi più importanti di Belgrado, ti consiglio di dedicare questa terza giornata a zone più lontane dal centro, ma comunque interessanti.
Zemun, un tempo paesino separato, è oggi sobborgo di Belgrado ed è una piacevole scoperta. È lontano dal centro città, quindi per arrivarci prendi il bus 84 da Zeleni Venac e scendi alla 7ma fermata. Attraversa la strada e sali le scale che portano a Gardo Zemun, dove si trova la torre che domina la collina. Da qua c’è un belvedere su Zemun e Belgrado. Si può salire sulla torre per SRD200 (si può pagare anche in euro: €2). Proprio al lato c’è un pub carino dove si può sorseggiare qualcosa con vista.
Torna in città e dedica una passeggiata al Waterfront, il lungo fiume sulla Sava. Se vuoi arrivare fino ad Ada Ciganlija, l’isola artificiale (oggi penisola) con spiaggia e attività, creata ai tempi di Tito come spazio di aggregazione, può essere una buona idea andarci in bici perché è lontana. Il Balkan Soul Hostel noleggia bici per €8 al giorno.
Per finire in bellezza puoi passare la serata in uno degli splavovi, gli zatteroni sulla Sava convertiti in discoteche. Sceglilo in base ai tuoi gusti musicali e considera che potrebbe essere richiesto un dress code. Sulla scelta non posso aiutarti perché non è il mio genere di intrattenimento. Se invece sei orientato per un buon ristorante te ne suggerisco due: Gradska (frequentato da famiglie locali) e Čevabdzinica Savčić Dorcol.
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