Cosa vedere a Istanbul

Stavolta ammetto di avere l’ansia da prestazione. Scrivere una guida su Istanbul è una bella prova. Ma voglio anche mettere le mani avanti: questo sarà “solo” l’articolo in cui propongo i must see, ovvero quei posti che, come si dice, “bisogna assolutamente” (lo metto virgolettatto perché su questi imperativi categorici del turismo ci sarebbe molto da discutere… se sei iscritto alla mia newsletter ne sai qualcosa) vedere a Istanbul. Quindi i luoghi cosiddetti imperdibili della città o semplicemente tra i più famosi.

Dunque sia chiaro, solo una minima parte della città (seguiranno articoli per approfondimenti). Questo articolo infatti è la seconda parte di Istanbul, informazioni utili, dove ti spiego quanti giorni dedicare alla visita, come spostarti, dove dormire e tante altre info dettagliate per approcciarti all’organizzazione del viaggio.

Su Istanbul ho scritto anche Istanbul insolita, leggende curiosità e luoghi sconosciuti, Libri, film e serie TV su Istanbul. Intanto ti anticipo che puoi trovare molto di più su storie, aneddoti e video sul mio profilo Instagram.

Ma chi sono io per parlarti di Istanbul? Piacere, Cristina, una laurea in Studi Orientali, accompagnatrice turistica abilitata, mi occupo di turismo e disegno viaggi su misura in Medio Oriente (e non solo) dal 2018. L’Oriente è infatti la mia specialità, soprattutto la Giordania, dove vivo da anni, l’Arabia Saudita e… per l’appunto, anche Istanbul dove sono stata varie volte. Per saperne di più su di me dai un’occhiata a Chi sono e la mia storia e Blog.

Prima di iniziare permettimi una piccola parentesi: Istanbul è una città molto turistica, immensa, storicamente, culturalmente, etnicamente stratificata e complessa, quindi anche se qua ti voglio proporre un itinerario, sappi che ti servirà molto più tempo per abbracciarla e comprenderla. In queste poche righe e in altri articoli proverò a fare del mio meglio. Quindi ora ti darò info pratiche sulla città e ti proporrò un semplice itinerario di 4 giorni a Istanbul.

Cosa vedere a Istanbul, ma anche cosa provare: il cay, tè turco servito nei tradizionali bicchierini in vetro a forma di tulipano

ORIENTARSI

La seguente suddivisione vuole essere esemplificativa ai fini della visita… quindi non prenderla come una topografia esaustiva e precisa. Per capire dove dormire e come spostarsi a Istanbul invece ti rimando al mio articolo Istanbul, informazioni utili.

Istanbul è la “città tra i due continenti” (non starò qua a dilungarmi su tutti i suoi epiteti), ma ti basti sapere che unisce la Tracia e l’Anatolia, ovvero è divisa tra un lato europeo e uno asiatico in quanto attraversata dallo stretto del Bosforo che è quel braccio di mare che collega il Mar di Marmara (zona mediterranea) al Mar Nero.

Il VERSANTE EUROPEO ha due grandi aree divise da una sorta di fiordo chiamato Corno d’Oro:

1) la Penisola storica, che si trova a Ovest del Corno d’Oro (questa è la zona più ricca di monumenti, almeno quelli turistici). Qua si trovano i quartieri di-Sultanahmet (Haghia Sofia, Mosche Blu)-Serraglio (Palazzo Topkapi) -Zona Gran Bazar (contenuta da Ataturk Bulvari) include Fatih (quartiere conservativo), Balat (quartiere originariamente ebraico e per capirci quello colorato), Fener (quartiere greco), la zona al di là del Corno d’Oro comprende anche il quartiere anticamente conosciuto come Pera parola dal greco para che significa “in prossimità”, e si riferiva all’omonima collina vicina alla città originaria (si dice che Istanbul, come Roma, sia stata fondata su 7 colline). Qua si trova la parte più “nuova”:

-Taksim (con l’omonima piazza e il viale Istikal Caddesi)-Beyoglu (o Pera) dove sorge la Torre di Galata. Dal 1843 è collegata al centro con il Ponte di Galata.

Il VERSANTE ASIATICO a Est dello Stretto del Bosforo è Uskudar.

Cosa vedere a Istanbul: le moschee in stile ottomano sono un elemento imprenscindibile della città

COSA VEDERE A ISTANBUL

Ti consiglio di dividere Istanbul in zone di visita. Quella che seguirà in questo articolo è la mia personalissima (ma bada bene, molto studiata e razionale) divisione. Ecco l’itinerario che ti suggerisco su cosa vedere a Istanbul (almeno le attrazioni più importanti) in 4 giorni:

GIORNO 1:

ZONA SULTANAHMET

PIAZZA SULTANAHMET cuore storico della città, è la bella piazza ornata di fontana e aiuole tra i due principali monumenti della città: la Moschea Blu e Haghia Sofia. Da una parte si staglia la leggendaria Haghia Sofia (Santa Sofia), dall’altra la famosa Moschea Blu.

HAGHIA SOFIA nata come basilica cristiana voluta da Costantino e ricostruita da Giustiniano è praticamente il simbolo di Istanbul. Fu convertita in moschea dopo la conquista ottomana, poi trasformata in museo da Mustafa Kemal, infine recemente di nuovo adibita a moschea. Al momento ai visitatori è accessibile SOLO la parte delle gallerie al piano alto, non il piano terra, che è invece riservato ai fedeli per le preghiere.

LA VISITA: Essendo il monumento più famoso di Istanbul è anche il più affollato. Ci sono due file da fare: quella per prendere il biglietto e quella per entrare. Entrambe possono essere tremendamente lunghe in certi momenti della giornata: dalle 9 a mezzogiorno. La coda alla biglietteria però si può saltare se acquisti il biglietto online (opzione consigliata!) al sito ufficiale AyaSofyaCamii ma il giorno stesso della visita o il giorno prima, NON con più anticipo perché il biglietto è valido 2 giorni dall’acquisto! Se il sito non funziona (capita) basta andare nei pressi della biglietteria e inquadrare il QR presente nei cartelli appositi. Troverai anche l’opzione acquisto combo: monumento + Museo della Storia di Santa Sofia.

CONSIGLIO: Poiché Santa Sofia è 1) ormai accessibile solo nella parte alta 2) è costosa 3) affollata 4) ha una storia lunga, interessante e complessa quindi per apprezzarla al meglio e non rimanere delusi il mio consiglio è:

-acquista il biglietto il giorno prima della visita in biglietteria verso fine giornata quando non c’è fila il biglietto. Si può pagare in cash o carta.

-acquista il biglietto combo (monumento €25 + museo €25). In realtà il biglietto al museo si può acquistare senza grandi file (non ci vanno in molti) anche direttamente nella biglietteria del museo (si può pagare cash in lire turche, cash in eruo e carta): tanto la combo non dà diritto a nessuno sconto.

-Vai PRIMA al Haghia Sophia History anda Experience Museum (9-19, €25 pagamento cash lire turche, euro o carta) che si trova a 5 minuti a piedi da Santa Sofia, a Piazza dell’Ippodromo, accanto al Palazzo di Ibrahim Pasha (la location è questa). Si ha un’esperienza in 3D con audioguida (all’ingresso basta scegliere la lingua che si preferisce, c’è anche in italiano). Bellissima, molto coinvolgente e spiega benissimo tutto. In questo modo avrai una panoramica storica e architettonica del monumento e sarai pronto per la visita.

-DOPO, (soprattutto dopo le 12, magari prediligi proprio l’orario di pranzo quando è meno affolata) entra a Santa Sofia. Non troverai quasi fila per l’ingresso al monumento.

ATTENZIONE: Essendo Santa Sofia una moschea, si deve entrare seguendo il dress code valido in tutte le moschee (le donne devono coprirsi la testa con un velo e il corpo con abiti ampi. Se non ce l’hai lo puoi noleggiare all’ingresso un foulard per TL30 e una tunica per TL75).

Biglietto: €25 (cash lire turche o carta). Non incluso nel Museum Pass.

Orari: Aperta tutti i giorni 9-17:30.

Cosa vedere a Istanbul: Santa Sofia è il monumento iconico della città

CISTERNA BASILICA (sito internet YerebatanSarnici) al lato di Santa Sofia, attraversando la strada si trova questo luogo sotterraneo molto suggestivo. Di epoca giustiniana, la cisterna serviva all’approvigionamento idrico della città e riceveva acqua dall’acquedotto Adriano. Anche questo posto è estremamente popolare, quindi vienici appena apre per evitare file assurde e affollamento.

Biglietto: TL600 (cash lire turche o carta)

Orari: Aperta tutti i giorni 9-22 (ultimo ingresso alle 18:30).

MILIARIO BIZANTINO non lontano dall’uscita dalla Cisterna si trova un piccolo angolo di scavi archeologici non visitabile. Dalla strada puoi vedere il miliario di epoca bizantina: una specie di stele che fungeva da pietra miliare, ovvero il km 0 dell’impero bizantino, quindi in pratica era considerato il centro esatto della città.

IPPODROMO Questa piazza lunga, in turcco conosciuta come At Meydani (Piazza dei Cavalli), ospitava l’ippodromo di epoca bizantina. Di questo luogo in cui si tenevano cerimonie, spettacoli e soprattutto gare con le bighe, rimane quasi nulla (soprattutto a causa del saccheggio e la distruzione sotto la crociata del 1204) se non la forma allungata e tre colonne monumentali:

-Obelisco di Teodosio: obelisco egizio fatto venire da Karnak

-Colonna serpentina: tre serpenti attorcigliati formano questa colonna; 2 delle teste sono andate perdute, una è conservata nel Museo Archeologico di Istanbul. Era in realtà un tripode sacrificale proveniente dal Santuario di Delfi ed era stato eretto per celebrare la vittoria greca sui Persiani a Platea nel 479 a. C.

-Colonna di Costantino VII

Cisterna Basilica tra le cose interessanti da vedere a Istanbul

MUSEO DELLE ARTI ISLAMICHE E TURCHE Proprio di fronte alle colonne dell’Ippodromo, su un lato della piazza si trova il Palazzo di Ibrahim Pasha, gran visir di Solimano il Magnifico. Oggi questa residenza ospita il museo delle arti islamiche. Qua si trova una parte della possente catena che in epoca bizantina chiudeva il passaggio delle navi sul Corno d’Oro. Un altro pezzo delle catena è sonservato nel Museo Archeologico di Istanbul. Dal cortile interno del museo si ha una bella vista sull’Ippodromo e sulla Moschea Blu.

Biglietti: TL595 (cash lire turche o carta)

Orari: 9-17:30

MOSCHEA BLU Il suo vero nome è Sultan Ahmet Camii, ovvero la Moschea del Sultano Ahmet, ma è conosciuta anche come Mosche Blu per l’interno abbellito dalle tradizionali maioliche blu di Izmir. L’ingresso è gratuito e accessibile tutti i giorni (ma il Venerdì che è giorno di preghiera apre alle 14). Necessario abbigliamento coprente e per le donne un foulard per la testa (se non lo avete vi verrà fornito all’ingresso gratuitamente).

GIORNO 2:

PALAZZO TOPKAPI (Palazzo del Sultano). Questa era la residenza dei sultani. Più che un palazzo si tratta di un complesso di padiglioni (struttura che ricorda gli originari accampamenti delle popolazioni nomadi turcomanne). Ogni sultano che saliva al trono aggiungeva un padiglione o un’ala quindi si tratta anche di un esempio di eclettismo che rispecchia i vari periodi… non stupirti se vedrai anche elementi decorativi mutuati dall’Occidente come lo stile rorocò.

Nel settore dopo la Porta della Felicità c’è anche un’area da cui si ha un bel panorama sull’imbocco del Bosforo e del Corno d’Oro.

La visita ti prenderà almeno 3 ore. Ti consiglio di fare il conveniente biglietto cumulativo che include anche la zona dell’harem e la vicina Santa Irene (che altrimenti da sola costerebbe TL500, circa €13, e non li vale perché quasi sempre stata utilizzata come deposito e armeria, è rimasta molto spoglia). C’è la possibilità di prendere un’audioguida grauita all’ufficio dopo la bilglietteria (lascerai come cauzione un documento che ti verrà riconsegnato quando riconsegnerai l’audioguida).

Biglietti: TL1500 compreso harem e Santa Irene (cash lire turche o carta). Incluso nel Museum Pass.

Orari: 10-16; martedì chiuso.

Cosa vedere a Istanbul: Palazzo Topkapi merita sicuramente una visita

MUSEO ARCHEOLOGICO Questo ricco museo, dove sono conservati importanti reperti dell’antichità si trova subito dopo l’uscita di Topkapi. E’ molto grande e dispersivo, quindi se vuoi visitarlo bene considera una visita di almeno un paio di ore (l’ideale sarebbe 3 ore piene).

Biglietti: TL340 (cash lire turche o carta). Incluso nel Museum Pass.

Orari: 9-17 orario invernale; 9-19 orario estivo.

PARCO GULHANE Questo parco pubblico era un tempo il giardino esterno del Palazzo del Sultano. Oggi è un bel luogo per passeggiare e in primavera (marzo-maggio) ammirare il tripudio delle migliaia di tulipani in fiore. Se sei curioso di questa fioritura (chiamata Festival dei Tulipani) guarda questo reel.

CAFE’ MUSTAFA HAFIZ Con una passeggiata a piedi puoi arrivare fino al Corno d’Oro in zona Sirkeci. Prima di giungere alla vecchia stazione ferroviaria dell’Orient Express (vedi prossimo capitolo) fai una tappa allo storico Café Mustafa Hafiz (in realtà ci sono varie filiari in città, ma questa sede è quella originaria ed è la più carina). Siediti a uno dei tavolini (ci sono al coperto anche al primo e secondo piano) per gustare uno dei loro baklavà e sorseggiare un ottimo caffè turco o un tè. I prezzi non sono abbordabili (un caffè costa TL95), ma è tutto veramente ottimo! Di gran lunga sopra la media… anche il servizio.

STAZIONE SIRKECI (ORIENT EXPRESS) Questa stazione con la bella facciata in stile gotico orientale è stata il capolinea del celeberrimo Orient Express, il treno di lusso che nel pieno del suo splendore collegava città come Londra e Parigi a Istanbul. La tratta, che fu soppressa e solo ultimamente ripristinata in una piccola porzione, è stata tra le altre cose ambientazione di uno dei più famosi romanzi di Agatha Christie con protsgonista l’investigatore Hercule Poirot. La stessa scrittrice britannica era un’habitué di Istanbul e alloggiava nel lussuoso Pera Palace Hotel (vedi giorno 4).

Dentro la stazione si trova anche un piccolo museo gratuito in cui potrai farti un’idea di cosa era viaggiare in treno all’epoca e sull’Oreint Express.

Cosa vedere, ma anche cosa assaggiare a Istanbul: tappa nel café Mustafa Hafiz

GIORNO 3:

BAZAAR DELLE SPEZIE (o Bazaar egiziano) Quando si parla di bazaar a Istanbul tieni a mente che si tratta ormai di luoghi turistici. Hanno un loro fascino, anche perché inseriti in una cornice vecchia, ma direi che sono meno esotici di come ce li possiamo immaginare. E’ nei bazaar iraniani che puoi respirare un’atmosfera più “orientalista” (attenzione però a non cadere troppo nel romanticismo orientalista creato da noi occidentali.

Se vuoi approfondire il concetto un ottimo libro è Orientalismo di Edward Said). Insomma sia per il bazaar egiziano in cui si vendono spezie, sia per il Gran Bazaar si tratta oramai di bei posti ma molto turistici e con prezzi elevati.

CROCIERA SUL BOSFORO Uscito dal bazaar delle spezie ti troverai di fronte alla zona chiamata Eminonu. Questo è un importante snodo di trasporti pubblici: si trovano i tram che arrivano a Beyoglu (vedi giorno 4) e agli ex quartieri greco e ebraico (vedi pargrafi successivi). Dal molo di Eminonu si prendono anche i battelli per il giro alla scoperta del Bosforo e quelli che arrivano alle Isole dei Principi.

Il Bosforo è lo stretto che collega il Mar Mediterraneo (che a Istanbul è chiamato Mare di Marmara) al Mar Nero e divide i due continenti: quello europeo da quello asiatico. Una crociera sul Bossoro è una bella esperienza per farsi un’idea più completa della città.

Sul giro in barca nel Bosforo ti sconsiglio di acquistare i tour in agenzia: rispetto al giro che fa la compagnia pubblica non c’è nulla in più se non l’audioguida che ti dice di volta in volta cosa potete vedere dalla barca. Quindi non c’è un vero e proprio gurppo con guida fisica e tantomeno ti fa scendere nelle varie attrazioni. Comunque i tour delle agenzie le puoi acquistare in qualsiasi agenzia e spesso anche in souvenir shop e costano sui €20.

Lo stesso giro (ma senza audioguida) lo fa anche Shehir Hatlari, la compagnia della municipalità di Istanbul che si prende dal molo di Eminonu e da quello di Beyoglu sulla parte opposta. Dura un paio di ore e costa TL150 (circa €5). Parte ogni ora dalle 10 circa. L’alternativa più lunga se hai tempo è il tour della stessa compagnia di circa 6 ore. Tuttavia non sono aggiornata sul fatto che lo facciano ancora.

In ogni caso ecco cosa si vede sul Bosforo dal battello:

Palazzo Dolmanbahce (ultima residenza dei sultani e anche luogo dove morì Mustafal Kemal, passato alla storia come Ataturk).

Kiz Kulesi (la torre della ragazza). Così detta per via delle leggende ad essa collegate. Non ve ne parlo qua, ma lo faarò su Instagram.

Moschea gotica di Ortakoy

Ponte dei Martiri del 25 Luglio

Rumeli Hisari (la fortezza Rumeli costruita da Mehmet il Conquistatore durante l’assedio di Costantinopoli)

-Le yali, ovvero le belle residenze in legno lungo la costa del Bosforo

FENER E BALAT (sul CORNO D’ORO) Sbarcato dalla crociera prendi il tram T5 che arriva alla tomba di Eyup e alla teleferica per il Café Pierre Loti. Scendi a Fener e addentrati nel quartiere che una volta era greco. Qua oltre alle casette colorate tipiche potrai visitare la Chiesa greco-ortodossa di San Giorgio, sede del Patriarcato e la bella Chiesa di Ferro (o chiesa bulgara ortodossa). Prosegui a piedi (ci sarebbe anche la fermata del tram, ma si fa tranquillamente camminando) per Balat che era il quartiere ebraico.

Non ti aspettare tanta grecità o ebraismo… in questi distretti greci ed ebrei sono ormai una rarità a causa della politica nazionalista a base etnica sulla quale si fondò la Repubblica di Turchia dopo la caduta dell’Impero Ottomano. Per libri sul tema ti rimando al mio articolo Libri, film e serie TV su Istanbul.

GRAN BAZAAR Chiudi la giornata in bellezza facendo un salto al bazaar più grande della città, un dedalo al coperto di negozi, ristoranti e vitalità quotidiana. Qua dentro trovi di tutto: dalle spezie ai souvenir, dai tappeti agli articoli di abbigliamento… potresti felicemente perderti. La contrattazione è abitudine, ma devo dire neanche troppo, o almeno io sono avvezza alla modalità araba che a mio dire è più spiccata. Ricorda che si tratta di un luogo turistico e più caro del normale. Ma rimane un bel posto interessante da vedere e vivere.

ATTENZIONE: Chiuso la domenica… nonostante la Turchia sia un paese a maggioranza musulmana, il giorno di riposo settimanale è la domenica.

Le acque di Istanbul

GIORNO 4

QUARTIERE BEYOGLU/PERA (ZONA EUROPEA A NORD DEL CORNO D’ORO)

Questa zona della città si trova dall’altra parte del Corno d’Oro e rimane pur sempre nel versante europeo. Storicamente questo era il versante eruopeo anche dal punto di vista culturale: qua erano stati relegati gli occidentali e le loro ambascierie. Già in epoca bizantina era la zona dedicata alla colonia genovese (Galata, da cui il nomedella torre, significava “genovese”), mentre il centro del potere si trovava in epoca bizantina e ottomana al di là del mare, nella penisola storica, dove oggi si trova Piazza Sultanahmet.

Inizialmente la collina su cui sorge si chiamava Pera, dal greco “peri” che significa al di là, dando a intendere “al di là del Coro d’Oro”. Sotto gli Ottomani fu rinominata Beyoglu che invece significa “figlio del Bey”: Bey era l’onorifico per indicare un signore/principe. Il signore in questione era un ambasciatore veneziano.

Torre di Galata La celeberrima torre che è il simbolo dell’altro lato della spoda europea si vede quasi ovunque dal centro della città. Costruita dai genovesi fu in seguito una delle torri della città utilizzata dai pompieri (che in epoca ottomana erano i giannizzeri) come luogo di avvistamento degli incendi. Oggi si può salire fin su, ma al momento della stesura di questo articolo era chiusa per motivi di ristrutturazione.

Pera Palace Hotel Questo hotel 5 stelle era un tempo il migliore di tutta la città. Anche il quartiere era più curato di come non appaia oggi. Qua inoltre soggiornavano i ricchi viaggiatori che arrivavano a Istanbul con l’Orient Express (vedi paragrafo sulla Stazione Sirkeci). La giallista Agatha Christie non solo era una di questi, ma fu anche la protagonista di un mistero degno dei suoi romanzi. Si dice che durante uno dei suoi soggiorni al Pera Place, sparì per 11 giorni. Al suo ritorno lei non svelò nulla e il mistero si infittì al punto che furono eseguite delle ricerche con tanto di medium nella stanza, la 411, dove era solita risiedere.

Su questo mistero, tutt’oggi irrisolto, hanno ricamato film, serie TV e libri. Te ne parlo in questo articolo.

Istikal Caddesi e Piazza Taksim Proseguendo la passeggiata in questo quartiere sbucherai infine su Viale Indipendenza (Istikal Caddesi) oggi “ridotto” a un ampio corso pedaonale attraversato dallo storico tram rosso, centro commerciale in cui trovare gli stessi negozi di qualsiasi centro commerciale del mondo. Un tempo, quando ancora si chiamava Boulervard Pera, doveva apparire più affascinante: sede di ambasciate occidentali e café raffinati.

Istikal Caddesi finisce in Piazza Taksim.

Chiesa di San Antonio da Padova

Zona Fatih, vicino a Fener e Balat: quartieri colorati

Ho provato a sintetizzare al meglio le attrattive principali da vedere a Istanbul. Ma questa città ha davvero molto di più da offrire e da raccontare. Se hai più giorni o seplicemente sei curioso e vuoi apporofndire dai un occhiata anche agli altri articoli sulla città.

In questo blog comunque trovi tanto Oriente. magari ti possono interessare la Giordania. l’Oman, gli Emirati Arabi, Belgrado… vai al menù e cerca i luoghi che più ti ispirano.

Se non ti basta, o hai domande, curiosità, vuoi sapere dei miei prossimi viaggi o partire con me, mi trovi su Instagram, Facebook e alla mail nella sezione Contact me.

 

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