Se avete abbinato il viaggio in Israele a quello in Giordania e avete scelto di varcare il confine via terra, allora di seguito troverete tutti i dettagli e i costi per l’attraversamento del confine del Yitzhak Rabin (nome israeliano; Wadi Araba invece è il nome giordano), ovvero quello sud. Dalla città israeliana di Eilat infatti si può entrare ad Aqaba, la controparte giordana sul Mar Rosso. Nonostante le procedure siano molto semplici, ho letto di persone con vari dubbi e ricevuto molte domande al riguardo. Così ho pensato bene di spiegare nel dettaglio tutto.
Iniziamo col dire che non è permesso attraversare il confine con automobile: si può attraversare solo a piedi. Quindi se viaggiate in auto dovrete lasciarla al di là del confine prenderne un’altra in centro città.
Se viaggiate in bus ecco come fare:
BUS GERUSALEMME-EILAT: Alla stazione degli autobus di Gerusalemme comprate il biglietto online sul sito www.egged.com.il Fatevi aiutare da qualcuno che padroneggi l’ebraico perché nella parte finale dell’acquisto non esiste la pagina in inglese. Il biglietto va necessariamente stampato e potrete farlo alle macchinette elettroniche della stazione. N.B. Probabilmente avrete bisogno di assistenza perché i dispositivi non sono dotati di sistema alfanumerico (hanno solo numeri). Quindi al momento di inserire il codice del vostro passaporto non potrete digitare le lettere. Chiedete assistenza agli sportelli.
I bus partono al terzo piano. Il viaggio dura 4h20’ ed è piuttosto confortevole: i bus sono dotati di internet e prese usb.
ORARI DEL CONFINE:
Domenica-Giovedì: 06:30-20:00.
Venerdì e Sabato: 08:00-20:00.
Il confine rimane chiuso durante la festività israeliana dello Yom Kippur e quella giordana dell’Al Hija (capodanno musulmano). ATTENZIONE: Si tratta di date variabili ogni anno perché i calendari ebraico e islamico non coincidono con quello gregoriano usato da noi in Occidente. Quindi verificate su internet quando cadono queste festività. Inoltre le chiusure possono variare in base ad altri eventi. Per essere aggiornati su oraro ed aperture si può far chiamare dalla Giordania il numero unificato della Polizia di Stato: 196.
CONFINE ISRAELIANO (YITZHAK RABIN)
Avete 2 opzioni:
1) Chiedere all’autista di lasciarvi alla fermata più vicina al confine e farvela a piedi (non è molto lontano)
2) Arrivare fino al capolinea e da lì prendere un taxi che per NIS35 vi porta al confine.
Agli sportelli, i funzionari della dogana controlleranno il passaporto, il foglietto azzurro che vi hanno rilasciato al momento dell’ingresso del paese . Dovrete pagare la tassa di uscita, l’equivalente di 25 euro (si paga solo in cash in shekel) e proseguire con la ricevuta che vi rilasciano. Vi daranno un altro foglietto (che indica l’uscita dal paese) e passerete alla parte giordana.

CONFINE GIORDANO (WADI ARABAH)
Appena superati i controlli del metal detector vi chiederanno di che nazionalità siete e se avete il Jordan Pass (biglietto cumulativo per i principali siti giordani di interesse turistico che include il visto).
Se ce lo avete vi timbrano il passaporto e siete entrati. Se invece non lo avete niente paura perché ad Aqaba in realtà i turisti italiani sono esenti dal visto, a patto che pernottino almeno 3 giorni (e massimo 30) in Giordania (ma non vi chiederanno nessuna prova… nessuna prenotaziona alberghiera etc) e che escano dal paese da Aqaba. In questo caso dovrete compilare semplice un formulario. In ogni caso non dovrete pagare nulla per entrare in Giordania.
Se invece percorrete il confine al contrario, la tassa di uscita è di JOD8.
GITA IN GIORNATA A PETRA
Ma attenzione, se state attraversando il confine per fare una gita in giornata a Petra per poi tornare in Israele, allora funziona così:
I doganieri vi chiederanno quanti giorni vi fermerete nel paese. Se rispondete meno di 3 vi verrà dato un formulario che dovrete ripresentare al momento di uscire dalla Giordania. Su questo foglio sta scritto che se visitare Petra dovrete pagare il biglietto del sito JOD90. Se lo consegnate senza il timbro della biglietteria di Petra e senza il suddetto biglietto, all’uscita dal paese vi faranno pagare, oltre al visto (JOD40), una tassa di JOD50. Altrimenti dovrete pagare solo il visto e la tassa di uscita.

TIMBRO O NON TIMBRO?
Come forse saprete alcuni paesi (come Malesia, Indonesia, Iran Libano etc) non riconoscono lo stato di Israele. Per questo motivo negano l’accesso a chi abbia sul proprio passaporto il timbro che attesta di essere stati in Israele. Proprio per questo motivo, le autorità israeliane da qualche anno a questa parte non timbrano alcun passaporto, ma rilasciano un foglietto (da conservare fino all’uscita dal paese) che attesta di essere entrati legalmente.
Ma cosa succede se si entra/esce via terra da un paese che confina con Israele? Il timbro di ogni varco doganale riporta il confine da cui si entra/esce. Quindi, entrando in Giordania (o in Egitto) da Israele il timbro d’ingresso al paese riporterà che avete attraversato il confine ad Eilat e quindi, indirettamente, che siete stati in Israele.
Questo può dar problemi se si visitano i paesi che non riconoscono Israele (leggete anche Libano: costi, info e consigli per visitarlo)? In teoria no, ma la questione non è granché chiara. Cosa fare dunque? Per sicurezza voi evitate di farvi apporre il timbro d’ingresso. Si può? Vi chiederete. La risposta è sì: basta comunicarlo tempestivamente ai funzionari doganali e vi daranno un altro formulario da compilare e conservare. Quel foglietto vale come timbro e attesta che siete entrati legalmente nel paese senza che sia segnato sul vostro passaporto.

LA QUESTIONE DEI TASSISTI
L’unica parte fastidiosa di questo attraversamento di confine è arrivare ad Aqaba città. Appena usciti dalla dogana troverete una fila di fastidiosi quanto antipatici e indisponenti (ebbene sì, avete capito che ce l’ho con loro) tassisti che sono l’unico modo di raggiungere il centro città.
La cosa snervante è che, sebbene dicano di avere prezzi governativi, la cosa è molto ambigua. Basti pensare che se siete soli vi chiederanno JOD11, se siete in due ve ne chiederanno 15. Inoltre vi proibiscono di condividere la corsa in taxi con altre persone! Cosa assolutamente illegale…decido io se e con chi voglio dividere le spese del taxi e il prezzo governativo è a taxi, non a persona!
Il consiglio quindi è di formare un gruppo prima di arrivare dai tassisti, fingendo che siate compagni di viaggio. È l’unico modo per condividere il taxi senza pagare spese extra.
Io, che sono assai tignosa se mi si prende contropelo, ho apertamente dichiarato che sarei andata a piedi visto che sull’autostrada avevo amici che mi erano venuti a prendere. Purtroppo, fino al check point, circa 3-4 chilometri, è zona militare per cui nessuno può incamminarsi lì, né i miei amici sono potuti passare in automobile per venire fino al confine. Cosa ho fatto? Ho preso per sfinimento il “boss dei tassisti” che per JOD5 alla fine ha accettato di farmi lasciare subito dopo il check point. Io, mentendo spudoratamente, ho detto che avevo solo 20 shekel con me (meno di JOD5). Ebbene, ho pagato solo 20 shekel! Ma penso che mi abbiano maledetto tutto il giorno. Poco male! Cristina-tassisti giordani 1-0.

Ora che siete arrivati in Giordania fatevi un giro (ma anche due 🙃) a Petra. In tal caso vi rimando ad alcuni miei articoli che possono tornarvi utili: Location instagrammabili di Petra e come fotografarle e 10 luoghi “segreti” di Petra che (forse) non conosci. Se invece state ancora pianificando la vostra avventura giordana date un’occhiata ai miei articoli Organizzare un viaggio in Giordania, ecco cosa sapere, Wadi Rum, cosa vedere e fare, come visitarlo e a chi affidarsi . Vi segnalo inoltre un paio di validi strumenti per l’organizzazione del vostro viaggio in Giordania: la Guida alla Giordania fai da te, dei miei amici Ilaria e Marco del blog Viaggio solo andata e il gruppo Facebook Amici della Giordania dove potete trovare tante informazioni.
Una volta giunti a Petra, venitemi a trovare per un tè nella mia casa (che è anche Airbnb) così ci facciamo una chiacchierata 😉
Curiosi di sapere di altri attraversamenti terrestri di confine? Leggete anche Un viaggio in aereo sarebbe stato più comodo, l’inizio della mia avventura in Cambogia.
Di attraversamenti di confini terrestri (ma di tanto altro) ne parlo anche nel mio libro “Russia coast to coast in Transiberiana”. 4 mesi e più di 10000 chilometri via terra lungo Russia e Mongolia sulla ferrovia più lunga del mondo.
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