L’Albania è un paese tanto vicino quanto spettacolare! Il paese delle aquile infatti per me è stato una vera e propria rivelazione: paesaggi incantevoli, montagne verdi, baie cristalline, cittadine di pietra, castelli arroccati, musei interessantissimi e tutto condito da un’ottima cucina e un popolo accogliente.
Insomma, non posso non consigliare un viaggio in Albania! Se ci stai facendo un pensierino leggi anche il mio articolo di info pratiche Viaggio in Albania fai-da-te. Ordunque ti propongo un itinerario di 2 settimane in Albania in bus, quindi pensato, studiato e attuato (dalla sottoscritta) sulla base degli spostamenti e gli orari dei mitici furgon.
Puoi ottimizzarlo noleggiando un’automobile che ti permetterà di spostarti in maniera più capillare e veloce. Tuttavia le principali attrattive dell’Albania si possono fare in bus se si dispone di almeno 15 giorni.
Viaggiare con i mezzi in Albania non è l’opzione più facile perché non tutte le città sono collegate tra di loro (normalmente lo scalo migliore è Tirana) e perché ci sono pochi bus al giorno. Questa di seguito è la mia proposta che funziona molto bene con i bus, ma comunque tu decida di impostare il tuo itinerario in Albania in bus ti consiglio di:
1) Appena arrivi alla stazione informati subito sulle partenze e i prezzi per la prossima tappa che vuoi raggiungere epr programmare il resto del viaggio.
2) Accertati di avere contanti in LEK perché i bus sono tra quei servizi che si pagano solo in valuta locale in cash.
3) Non esitono stazioni come le intendiamo noi: in genere si tratta di parcheggi, spiazzi accanto alle stazioni di benzina, lungostrada e in alcuni casi sono lontani dai centri storici (ma a parte Tirana) mai così lontani da non poter essere raggiunte a piedi.
TIRANA
Ho amato la capitale albanese. Non ha una bellezza nel senso classico del termine, ma io l’ho trovata molto interessante, ricca di spunti, visionaria architettura contemporanea che si fa strada tra i cimeli del passato ottomano spèravvissuto a quello più recente del regime comunista. Le principali attrazioni turistiche sono concentrate in pieno centro, quindi puoi muoverti a piedi.
Il posto più iconico di Tirana è Piazza Skanderbeg che prende il nome dall’eroe nazionale che resistette alla conquista del sultanato. Su questa piazza spaziosa si trova infatti la sua statua equestre, ma anche il Museo Storico Nazionale (LEK300) con la sua facciata decorata con un mosaico dei tempi del socialismo, la Moschea di Ethem Bey (entrata libera) e, giusto al lato della moschea, la Torre dell’orologio (dove si può salire pagando LEK200).
Io ho vissuto 5 anni in Giordania, viaggiato molto in Medio Oriente e Uzbekistan sono stata varie volte a Istanbul e quindi di moschee ne ho viste un po’, ma la piccola Moschea di Ethem Bey è la più graziosa in cui sia mai entrata!
In un itinerario in Albania non può mancare la visita a uno dei 750000 bunker che furono scavati tra il 1944 e il 1985. A Tirana se ne trovano due che sono stati trasformati in musei. Io ho visitato il BunkArt 2, in centro città a due passi da Piazza Skanderbeg (LEK700 oppure €7).
La paranoia della dittatura albanese aveva contribuito a diffondere il sospetto e la paura di un’invasione da parte dei nemici (praticamente tutti visto che l’Albania si era isolata politicamente anche dai regimi comunisti) e per questo motivo il paese si era dotato di un numero incredibile di rifugi sotterranei. Il BunkArt 2 (che ti mostro in questo reel) è oggi un interessantissimo quanto agghiacciante museo di cosa era la dittatura di Enver Hozha.
L’Albania è un paese misto a livello religioso: il nord è bitato principalmente dai fedeli cattolici, il centro e Tirana dai musulmani e il sud e Korca dai cristiani ortodossi. Quindi, oltre a moschee vedrai anche tante chiese. Una di queste è la bella Cattedrale della Resurrezione di Cristo. Dopo aver ammirato gli interni moderni attraversa la strada e visita La Casa delle Foglie (LEK700, euro non accettati), nome poetico (dovuto al fatto che la villa è ricoperta dalle foglie di edera rampicante) per indicare un luogo invece triste: era infatti il quartiere generale della Sigurimi, la polizia segreta del regime.
Altro luogo immancabile a Tirana è il Pazar i, il bazaar della città, oggi restaurato in chiave moderna che si trova in una piazzetta molto carina lambita da ristorantini e wine bar. Qua potrai trovare non solo souvenir, ma anche cimeli di epoca comunista, tabcco sfuso (comunissimo in Albania) e prodotti enogastonomici tipici come vini, confetture, miele, frutta, formaggi… un posto adorabile anche se modernizzato (non aspettarti un bazaar in stile mediorientale!).
Consiglio personale: gironzola nei dintorni del bazaar e troverai, giusto dietro la piazza, una piccola moschea; eplora anche le viuzze attorno alla piazza e scoprirai quartieri locali dal sapore molto balcanico dove ti imbatterai in signori e signore che vendono frutta e verdura in banchetti improvvisati in strada.
Consiglio: Io ho dormito nel Trip n’ Hostel, posto molto carino dietro al bazaar, (forse un pochino troppo festaiolo per i miei gusti, ma economico, comodo, pulito e con buona colazione), ho mangiato cibo di strada (soprattutto byrek, torte salate dei Balcani), per dolci e prodotti da forno consiglio Luara Bakery & Patisserie, sempre in zona.
DA/PER TIRANA La capitale ha 3 stazioni bus (tutte lontane dal centro, si raggiungono con corse bus LEK40):
-Partenze internazionali (per/da Grecia, Serbia, Montenegro, Croazia etc)
-Nord (bus per città a Nord e Sud, tipo Berat, Gijrokaster, Scutari, Durazzo etc)
-Sud (bus per Korce e dintorni)
BERAT
Nel mio itinerario in Albania in bus, Berat è stato il posto che più ho amato! Cittadina dall’architettura ottomana, Berat è conosciuta anche come la città dalle mille finestre per le numerose finestre delle sue case tradizionali. Si divide in due zone: da una parte e l’altra del fiume Osum. Si visita tutta a piedi ma c’è da scarpinare in salita se si vuole visitare la parte del castello (consigliatissimo anche perché la vista da lassù è spettacolare).
Io ho iniziato esplorando la parte di Gorica, attraversato il ponte e mi sono inerpicata subito verso la chiesetta di San Michele. Seguendo il sentiero sono arrivata alle mura di Kala (castello, ingresso libero). Qua si trovano i resti della moschea rossa, una cisterna, la minuscola Chiesa della Santa Trinità e il meravoglioso panorma. Scendendo non perderti la Chiesa della Dormizione della Vergine (LEK400) che ospita lo splendido Museo Onufri dedicato all’esposizione di icone ortodosse di questo grande pittore albanese di icone che rivoluzionò quest’arte.
Arrivati a valle si trovano tre piccole moschee:
–Moschea del Re e il Tekke delgi Helveti (luogo di culto sufi); ingresso libero.
–Moschea degli scapoli; ingresso libero, se la trovi aperta.
–Moschea di Piombo; ingresso libero.
Consiglio: Io ho alloggiato al Berat Backpacker Hostel, situato in una casa tradizionale bellissima con un vista incantevole e una colazione super!
DA/PER BERAT Berat è ben collegata con Tirana (varie partenze durante il giorno (LEK500). Ma non con Korce (c’è un solo bus la mattina alle 4:30… motivo per cui a Korce ci sono andata partendo da Tirana, anche se non è molto lontana da Berat). Conviene quindi usare l’unico bus, delle 14:00, per raggiungere Gijrokaster (LEK1000). La stazione non è vicina al centro, ma si trova a circa 2 km ma raggiungibilissimi a piedi, accanto a una stazione di benzina.
Se i villaggi in stile ottomano ti intrigano, leggi anche Salt, cittadina ottomana, capitale della tolleranza.
GIJROKASTER (in italiano Agirocastro)
Anche questa cittadina tradizionale tutta in pietra è incantevole! Un castello (LEK400) da cui si ha una vista su tutta la città, varie residenze ottomane visitabili e il bazaar su strada dove si susseguono vari ristorantini e negozietti la rendono una delle perle dell’entroterra albanese: una tappa da non mancare in un itinerario in Albania in bus.
Tra le case ottomane io ho visitato Casa Skandel (LEK300) che all’epoca del regime fu confiscata e trasformata in Museo Etnografico (oggi si trova letteralmente a pochi passi dalla casa). Oggi il proprietario, che parla qualcosina di italiano, fa visite guidate; non si possono fare foto agli interni. Ho visitato anche Casa Zekate (LEK250) anch’essa conservata benissimo, mi è piaciuta di più anche per il patio che è stato adibito a café e dal quale si gode di un bel panorama. Qua si possono fare foto agli interni.
Ci sono altre residenze che sono state aperte al turismo, ma io non ho visitato. Tuttavia mi pare di capire che sono tutte molto simili, quindi il consiglio è sceglierne un paio (queste sono le più conosciute) per arsi un’idea.
Un’escursione molto carina a Gijrokaster può essere quella del Ponte di Ali Pasha. Dal castello è una camminata non difficile di circa un’oretta salendo in una zona residenziale di contadini e galline che girano libere. Il ponte è anche segnalato, ma basta seguire più o meno l’unica stradina che poi diventa sterrata fino a che diventa un sentiero da cui si intravede il ponte. Si tratta di uno dei vari ponti ottomani di cui l’Albania è disseminata. Lo si può attraversare, ma attenzione che è alto e non c’è alcun tipo di protezione.
SARANDA, KSAMIL E BUTRINTO
Da Gijrokaster è molto facile raggiungere in bus Saranda, città di mare che si trova a soli 9 km dall’isola greca di Corfù. Saranda ha subito una cementificazione massiccia, ma il suo lungomare rimane comunque un posto piacevole doe passeggirare e la spiaggia libera non è male. La città in sé è piccola, si visita a piedi e a parte un museo, i resti della sinagoga dove un tempo sorgeva un mosaico e la spiaggia non ha molto da offrire, ma è la base ideale per due posti che vale assolutamente la pena includere in un itinerario in Albania in bus.
Sto parlando di Ksamil, la spiaggia bellissima dall’acqua turchese e Butrinto, il parco archeologico lambito dalla laguna e immerso nel verde. Puoi visitarli entrambi in giornata da Saranda perché sono serviti dalla navetta bus che parte dalla fine del lungomare della città ogni ora (biglietto LEK300 solo andata). Suggerisco di andare prima a Butrinto (entrata al sito LEK1000) che ti prenderà almeno un’oretta e poi finire la giornata in spiaggia a Ksamil orima di prendere il bus e tornare a Saranda per una cenetta sul lungomare.
N.B. Ksamil in alta stagione (in estate) può essere davvero affollata! Te la godi di più in primavera e a settembre quando il grosso del turismo è scemato.
Consiglio: Il Saranda Boutique Hostel è un’ottima scelta per dormire in città.
DA/PER SARANDA Saranda è una delle città meglio collegate con i bus. Da Gijrokaster però partono bus ogni giorno solo alle 8 di mattina e alle 9.
VALONA E IL MONASTERO DELL’ISOLA DI ZVERNEC
Valona (in albanese Vlore) è molto più grande di Saranda, ha un bel lungomare ma meno grazioso e più grande. La bella notizia però è che è tutta piatta quindi la bici è un mezzo molto usato e le piste ciclabili ben fatte. Spesso gli ostelli noleggiano per LEK500 al giorno biciclette. Il mio consiglio è spostarsi così.
Un tempo prima capitale dell’Albania, Valona ha oggi un centro storico minuscolo… praticamente si tratta di un solo isolato che si trova alla fine del lungo viale principale. Alla fine del boulevard troverai la minuscola Moschea Muradies, la statua dedicata all’Indipendenza del paese e infine un piccolo agglomerato di casette dai colori pastello. Quella è la cosiddetta old town, ma si tratta di un paio di viuzze che si animano la sera quando i ristoranti sono al massimo dell’attività. Insomma, nulla che non si veda nell’arco di un’oretta e mezza.
Invece Valona può essere una base comoda per visitare il vicino Monastero dell’Isola di Zvernec che si trova a 10 km dalla città, adagiato in mezzo a una laguna. Per arrivarci non ci sono bus, qunidi in mancanza di un’automobile fai come me: usa la bici noleggiata in ostello (io sono stata al Vlora Backpackers Hostel). Almeno metà del percorso è su pista ciclabile ed è tutto in piano, nell’ultima parte la strada taglia in due una pineta. Il monastero, acui si arriva grazie a una passerella in legno che passa sulla laguna, ospita una chiesetta vecchia molto graziosa e parzialmente affrescata. L’ingresso è libero, ma sembrerebbe che l’area sia aperta solo fino alle 16.
DA/PER VALONA Venendo da Saranda la strada è lunga perché attraversa la zona montuosa del Monte Cika che è tutta curve e natura. Finché il tunnel che collega le due città non sarà pronto considera di impiegare ben 4 ore di bus. In compenso il paesggio non ti annoierà affatto. Non c’è (almeno non quando ci sono stata io) un autobus prima delle 11:30… quindi questo tragitto ti brucierà la giornata.
KRUJE
Kruje è un cittadina di montagna vicinissima alla capitale. Purtoppo, anche questa, come Saranda, è stata deturpata da una follia urbanistica che non ha tenuto conto del paesaggio e della preservazione storica. Per questo della vecchia Kruje rimane poco e, personalmente, ne sono rimasta un po’ delusa (sebbene sapessi della cementificazione selvaggia). Da vedere c’è la lunga via medievale del bazaar che è uno dei meglio conservati e suggestivi (ma ad oggi è rivolto quasi solo ai turisti con oggettistica da souvenir) che porta fino al castello in cui Skandenberg resistette agli ottomani.
Attorno al castello ci sono vari ristorantini molto carini per locazione.
DA/PER KRUJE Da Valona in bus seguendo questo itinerario, il ritorno a Tirana è un po’ una tappa obbligata da usare come scalo per proseguire con altri luoghi a Nord e a Est. Dalla stazione Norda della capitale partono vari bus tutti i giorni dalle 7 alle 18. Io consiglio di farla in giornata perché è minuscola, vicina a Tirana )solo 30 km) e non ci sono ostelli, ma solo hotel di categoria medio-alta. Comunque merita giusto un paio di ore tra bazaar, castello e panorama.
SCUTARI
Tornata a Tirana, Scutari (in Albanese Shkoder) è una città al Nord, al confine con il Montenegro, che rimane a circa 2 ore di bus dalla capitale. Scutari mi è piaciuta perché ha un centro storico pedonale molto carino e vivace la sera tra localini e ristoranti, tutto attorno ad esso si sviluppano quartieri popolari esteticamente non eccelsi, ma culturalmente interessantissimi. Inoltre arroccato in alto si trova il suggestivo castello (LEK400 accettano anche euro).
A circa 13 km da Scutari si trova uno dei ponti ottomani più belli: il Ponte di Mesi. Ci puoi arrivare in bici perché il percorso è tutto piano.
Consiglio: Qua ho dormito al Bed Station Hostel & Bar, molto nuovo, centralissimo e bell’atmosfera.
DA/PER SCUTARI Ci sono bus giornalieri dalle 5 alle 18 dalla stazione Nord di Tirana.
KORCE E VOSKOPOJE
Korce l’ho lasciata per ultima perché è una delle zone più faticose da raggiungere in un itinerario in Albania in bus. La cittadina è piccolina e si visita in poco tempo. A parte la moschea e la cattedrale il posto di maggiore interesse è la zoan bazaar, tutta ristrutturata. Qua si trova anche la Fabbrica della birra Korce, una delle più famose, visitabile solo per un paio di ore al giorno. Tuttavia la birreria è sempre aperta, è molto bella, serve pasti economici e pinte di birra a prezzi ridicoli. Merita un salto.
Sebbene molto carina e sede di una buona birra, probabilmente non sarei arrivata fino a Korce (perché rimane molto isolata) se non fosse perché qua vicino si trova il villaggio di Voskopoje. Ci si arriva con un bus (LEK150) ed è un grazioso posto rurale che a vederlo oggi non si direbbe che in passato fosse centro culutrale e commerciale importantissimo nei Balcani.
Crocevia di carovane e una delle sedi spirituali della chiesa ortodossa, Voskopoje decadde per vari fattori tra cui le deviazioni delle rotte commerciali. Oggi rimane sede di un gruppo si chiesette e monasteri sparsi nel villaggio. Sono bellissimi, affrescati e alcuni in restauro, ma sono generalmente chiusi. Per visitarli basta chiamare il numero che si trova sulla mappa situata nella piazzetta. Arriverà una guida. L’entrata ai monumenti è gratuita.
DA/PER KORCE A meno che tu non voglia usufruire edl bus delle 4:30 del mttino da Berat, prendi un bus che parte dalla stazione Sud di Tirana. Calcola di impiegarci 3-4 ore.
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