Era una vita che sognavo di fare foto sceme al Salar de Uyuni. Finalmente quel giorno è arrivato! Dopo anni sono riuscita ad andarci e, foto sceme a parte, vi confido che si è rivelato uno dei posti più incredibili che abbia mai visto. Un luogo da visitare almeno una volta nella vita.
Eccovi quindi tutti i dettagli per organizzare un viaggio al Salar de Uyuni.
QUANDO ANDARE: Il Salar de Uyuni si può visitare tutto l’anno. La scelta del periodo però dipende da che “versione” del salar volete vedere. Mi spiego meglio. Da Aprile a Novembre circa, durante la stagione secca, lo troverete asciutto. Camminerete su un pavimento di sale spaccato dall’aridità in crostoni. Da Dicembre a Marzo, nella stagione delle piogge, invece potrete ammirare “l’effetto specchio” dovuto all’allagamento del salar, in cui cielo e terra si confondono.
Io ci sono andata a fine novembre e il paesaggio che ho incontrato è questo che vedete nella foto qua sotto.
COSA PORTARE: La parola chiave è copritevi! Di notte e al mattino il freddo è pungente, durante il resto del giorno accettabile. Il sole picchia e una volta arrivati alla distesa di sale la luce rifletterà il bianco, quindi non dimenticate cappello, occhiali da sole e crema solare. Optate per abiti comodi e scarponcini perché sarete sempre immersi nella natura. Costume da bagno per le terme di Agua Caliente.
Alcuni luoghi si trovano sopra i 3000 e altri sopra i 4000 metri: potreste soffrire il soroche (l’altitudine). In tal caso portate con voi foglie di coca da masticare o le apposite pasticche da assumere.
Il consiglio: Last but not least, portate qualche oggetto per poter fare foto simpatiche a prospettiva nel Salar (le “foto sceme” di cui vi parlavo all’inizio), tipo queste qua sotto…per vederne altre andate sulla storia in evidenza nel mio profilo Instagram 😉 Basta poco: una pallina da tennis, un tubo di patatine, un dinosauro di plastica (ah no, quello ce l’hanno tutti i tour operator che si rispettino! :D)
COME ARRIVARE: Un tour al Salar de Uyuni si può
A) Iniziare e finire a Uyuni (se il vostro viaggio riguarda solo la Bolivia).
B) Iniziare a Uyuni e finire a San Pedro de Atacama, in Cile (consigliato se dopo la Bolivia volete proseguire per il Cile).
Per queste due opzioni dovrete arrivare a Uyuni da una qualsiasi grande città boliviana. La località è servita da bus e aerei.
C) Iniziare e finire a San Pedro de Atacama (se il vostro viaggio riguarda solo il Cile).
D) Iniziare a San Pedro de Atacama e finire a Uyuni (consigliato se dopo il Cile volete proseguire in Bolivia).
Se scegliete una di queste ultime due varianti probabilmente è perché già siete a San Pedro (leggi anche Viaggio nel deserto di Atacama, nel nord del Cile) raggiungibile via bus o con aereo atterrando all’aeroporto di Calama.
Insomma, al momento di acquistare il tour dovete comunicare all’agenzia dove volete che finisca.
QUALE AGENZIA: I tour operator sono moltissimi. Per legge solo quelli boliviani possono operare nel Salar. Se partite dal Cile, non vi preoccupate: hanno tutti un ufficio anche a San Pedro de Atacama. Io consiglio gli affidabili
-Estrella del Sur
-Salar Andino
IL TOUR E I PREZZI: La durata è di 3 o 4 giorni e questo dipende se scegliete di tornare alla città di partenza o se vi fate lasciare nell’altro paese e se prendete il pacchetto condiviso (con altri 4 turisti) o il privato: tutto per voi; in quest’ultimo caso il prezzo si alza notervolmente. Il costo del tour condiviso è di €169 a persona ed include:
-Trasporto in 4X4 con autista
-Benzina
-Tutti i pernottamenti (ma NON la doccia, che va pagata a parte: 10 bolivianos, circa €1) con lenzuola e coperte.
-Tutti i pasti, acqua e Coca Cola (nella cena la sera del pernottamento nel Salar in genere è inclusa una bottiglia di vino rosso boliviano).
Invece non include l’entrata al Parco Avaroa, all’Isola Incahuasi e alle terme di Agua Caliente.
N.B. Prima di partire ricordate di portare con voi circa 300 bolivianos in contanti che serviranno per le entrate ai parchi, vostri eventuali acquisti o per utilizzare i bagni pubblici. In tutto il tour non ci sono bancomat. Se partite da San Pedro, in Cile, potete cambiare i soldi alle case di cambio.
Il tour in realtà tocca anche molti altri luoghi oltre il Salar de Uyuni.
Io ho preso parte a un tour che iniziava e finiva a San Pedro. Ve lo descrivo qua di seguito giorno per giorno.
GIORNO 1: Tra lagune colorate, fenicotteri e geyser
Il pick up è all’albergo alle 7-7:30. Dopo 1 ora si raggiunge il confine dove si fa colazione e si sbrigano le formalità doganali cilene e boliviane.
Poco dopo si raggiunge la Reserva Nacional de Fauna Andina Eduardo Avaroa. Qua si fanno biglietti per l’entrata (150 bolivianos). N.B. Se tornate a San Pedro ricordate di conservare il biglietto perché l’ultimo giorno ve lo chiederanno.
A questo punto inizia il tour vero e proprio:
–Laguna Blanca in cui vulcani e montagne si specchiano nella laguna.
–Laguna Verde di fronte al vulcano Licancabur. Qua si assiste a un fenomeno speciale. Il vento che sposta l’acqua causa un effetto ottico particolare: la laguna che pare turchese, con l’avanzare del vento, si colora di verde. Aspettate un po’ per vedere questa magia!
–Terme di Aguas Calientes (6 bolivianos). Attenzione la temperatura dell’acqua è a 36 gradi!!
–Geyser Sol de Mañana. Fumarole potenti e pozze di fango bollenti che si trovano a un’altitudine di 4900 metri. Vi dirò, sebbene sia stata 3 volte in Islanda (e di geyser e fumarole ne ho viste in quantità industriali), questo uno dei posti che più mi ha entusiasmato di tutto il tour!
–Laguna Colorada. Le acque di questa immensa laguna sono letteralmente rosa e i fenicotteri che le popolano sono in perfetto pendant con il paesaggio circostante: un luogo incredibile! <3
La notte si alloggia nei dintorni del villaggio Villa Mar situato a 3800 metri d’altitudine.
GIORNO 2: Atmosfere da deserto
Si parte alle 08:30. È probabile che vedrete piccoli tornado di sabbia e sicuramente tanti lama e fenicotteri. Buone possibilità di avvistare ñandú (una specie di struzzo sudamericano).
Oggi i visita una parte desertica del parco:
–La Copa del Mundo, el Dromedario e Italia Perdida sono delle strane formazioni rocciose. È facile intuire il perché del nome delle prime due per la loro forma. Italia Perdida invece prende il nome dalla storia di alcuni italiani che si persero nella zona.
–Laguna Negra nascosta da grandi rocce e animata dai lama che pascolano sui prati tutto intorno.
–Mirador Anaconda. Andate in cima a questa scarpata per ammirare il panorama circostante…spero che soffriate di vertigini!
–Julaca. In questo polveroso paesino abbandonato si sente solo il suono del vento che alza la terra. Pare un posto dimenticato dal mondo, ma ci sono un paio di bar che vendono birre artigianali alla coca, quinoa, cactus e miele.
Si pernotta in un hotel di sale. Sì, avete letto bene: è letteralmente costruito con sale. Giuro…ho assaggiato i muri ed ho scoperto con mia grande sorpresa che il bagno non si è sciolto quando ho fatto la doccia! 😛
GIORNO 3: Isla Incahuasi e Salar de Uyuni
Alzataccia: la partenza è alle 4 per vedere
–l’alba a Isla Incahuasi (entrata 30 bolivianos). Questa isola piena di cactus giganti e circondata da un “mare” di sale (che è il tanto atteso Salar del Uyuni) è un posto che sembra appartenere a un altro pianeta. L’emozione che vi darà assistere al sorgere del sole qua è indescrivibile!
È finalmente arrivato il momento di incontrare la star di questo tour
–l’immenso Salar de Uyuni. Sbizzarritevi con tutte le foto simpatiche che riuscite a fare con i vostri compagni di viaggio. Buon divertimento!
Si guida nel salar fino all’hotel di sale, oggi in disuso, di fronte al quale si trovano il monumento alle bandiere dei paesi di tutto il mondo (potete piantare la vostra) e il monumento alla famosa corsa rally Dakar, che oramai si volge in Sudamerica.
Dopo il pranzo nel desolato villaggetto di Colchane si arriva al
–Cementerio de trenes. Il nome rende bene l’idea di cosa si tratta: vecchi treni lasciati arrugginire su binari in disuso. Il luogo è suggestivo e si presta a foto interessanti.
Si raggiunge l’ufficio dell’agenzia ad Uyuni, dove si scaricano i bagagli e si aspetta l’altra jeep. Per partire verso Villa Mar dove si passa la notte.
4 GIORNO: Il ritorno
È il giorno interamente dedicato al ritorno. La partenza è alle 04:30 e si fa colazione nei pressi del confine con il Cile.
N.B. All’uscita dalla Bolivia, i funzionari di frontiera potrebbero chiedervi 15 bolivianos senza neanche darvi spiegazioni. Lo farebbero passare per una tassa di uscita che in realtà ad oggi non è prevista (controllate alla sezione Bolivia sul sito della Farnesina) e infatti non rilasciano nessun tipo di ricevuta. È ovvio che si tratta di una “bustarella” che invece non chiedono a chi ha un documento cileno o argentino.
Questi giorni nel sud della Bolivia, tra paesaggi surreali, lagune colorate ai piedi di vulcani incappucciati di neve vi lasceranno senza fiato e sono sicura che vi resteranno nel cuore. Come è successo a me.
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