L’Uzbekistan, situato sulla Via della Seta, è un paese incredibilmente affascinante. È inoltre lo “stan” più ricco dal punto di vista architettonico-storico e probabilmente anche il più facile da visitare, ma è bene tenere da conto alcune informazioni per evitare spiacevoli sorprese. Per questo ho pensato di scrivere un articolo su cosa sapere prima di partire per un viaggio in Uzbekistan fai-da-te.
Chi sono io per darti informazioni e consigli di viaggio? Sono Cristina, accompagnatrice turistica abilitata, con un amore spropositato per l’Est in generale e specializzata Medio Oriente arabo levantino (nel mio blog trovi tanti articoli sulla Giordania e Arabia Saudita) . Da anni mi sono cucita una vita su misura che ruota attorno alla mia passione per i viaggi e i libri (ne ho scritti due: “La vita segreta di Petra” e “Russia coast to coast in Transiberiana“).
Ma veniamo al dunque: cosa sapere prima di partire per un viaggio fai-da-te in Uzbekistan!
COME ARRIVARE
La compagnia low cost Wizz Air è il modo più economico per raggiungere l’Uzbekistan dall’Italia, ma bisogna fare scalo ad Abu Dhabi. Gli aeroporti uzbechi sereviti dalla Wizz Air sono Samarcanda e Tashkent (la capitale). In genere i voli su Samarcanda sono più economici.
Altrimenti anche la Turkish Airlines con scalo ad Istanbul li raggiunge. In alternativa puoi usufruire della compagnia di bandiera Uzbekistan Airways.
Se invece stai attraversando il confine di Osh con il Kyrgzstan potrebbe interessarti questo articolo.
VISTO
Prima cosa da considerare per un viaggio fai-da-te in Uzbekistan è il visto. Dal 2019 il visto turistico per i cittadini italiani viene rilasciato all’arrivo da qualsiasi frontiera (non c’è bisogno di richiederlo preventivamente in ambasciata), dura 30 giorni ed è gratuito. Basta esibire il proprio passaporto con validità residua di almeno 3 mesi. Per aggiornamenti sulle formalità doganali ricorda di visitare il sito della Farnesina Viaggiare Sicuri.
PREZZI E VALUTA
La valuta uzbeca è il SOM uzbeco (UZS). Al momento della stesura di questo articolo (Gennaio 2024) €1 valeva UZS13000. I soldi si cambiano negli appositi desk. In alternativa si possono prelevare negli ATM che però io ho faticato a trovarne di funzionanti, quindi ti conviene approfittarne quando ti capita. Anche perché l’Uzbekistan è un paese cash friendly… non sempre si può pagare con carta. Alcuni bazar e hotel potrebbero accettare anche euro, ma chiedi prima.
In linea generale il paese è estremamente economico: un letto in camerata in ostello costa sui €7, le attrazioni turistiche costano tra UZS25000-40000, mangiare tra €3-5 (ovviamente dipende anche dal ristorante), viaggio notturno in treno in platzkart costa sui €10, corsa in taxi meno di €2.
SPOSTARSI
A piedi: In Centro Asia Google Maps non funziona bene. Invece il consiglio è affidarsi all’applicazione Maps.me o 2gis che sono aggiornati e funzionano anche off line.
Treni: Prenotali SEMPRE, possibilmente con un po’ di anticipo perché i biglietti finiscono presto. Infatti la linea ferroviaria è molto usata dalla popolazione locale. I biglietti si possono acquistare sull’app delle Ferrovie uzbeche però delle volte è difettosa oppure su 12 Go Asia (agenzia online che ho trovato affidabile).
Taxi: Scarica Yango che è una sorta di Uber locale. Tuttavia probabilmente se non hai un telefono uzbeco non ti funzionerà, quindi come fare? C’è un’app surrogata che funziona sempre: YandexGo.
Autonoleggio: Se vuoi girare in completa autonomia, un’idea non molto popolare, ma che ha i suoi vantaggi (visto quanto scritto sopra) può essere noleggiare un’automobile. Se scegli questa opzione però considera che avrai bisogno della patente internazionale. Le macchine vanno tutte a metano che ha prezzi ridicoli. Non potrai fare carburante autonomamente perché alle stazioni di rifornimento (aperte anche la notte) ci sono gli addetti e ti faranno scendere dall’automobile per motivi di sicurezza. Io non ho guidato in Uzbekistan, ma per quello che ho visto gli uzbechi non guidano dando molto peso al codice della strada e le strade sono per lo più decenti.
CEDOLINO DI REGISTRAZIONE ALBERGHIERA
In Uzbekistan tutte le strutture alberghiere di qualsiasi livello sono obbligate a rilasciarti la ricevuta della registrazione, così come tu sei obbligato ad averle!
ATTENZIONE:
-Non tutti gli albergatori sono ligi a questa regola
-Queste registrazioni di norma dovrebbero venire controllate al momento di uscire dal paese e se non le hai può esserti negato l’ingresso in Uzbekistan la prossima volta.
-Generalmente le inviano su WhatsApp
QUINDI:
-Chiedile sempre e assicurati di averle (nonostante ciò che il receptionist possa dire) e non lasciare l’hotel/ostello se al check-out non te l’hanno data
-Conservale in un posto sicuro per non perderle
-Chiedi se è compresa nel prezzo (di norma sono gratis, ma a Tashkent a volte le fanno pagare)
Per onor di cronaca ti dico che a me non l’hanno chiesta all’uscita, ma probabilmente solo perché alle frontiere via terra sono meno ligi… però se fossi in te non rischierei!
CLIMA E QUANDO ANDARE
L’Uzbekistan ha un clima continentale quindi estati torride e inverni davvero freddi. Io suggerisco di evitare il pieno inverno (da Dicembre a Febbraio compresi) e piena estate (da Giugno ad Agosto compresi) e scegliere le mezze stagioni soprattutto Aprile-Maggio e Settembre-Ottobre.
COME VESTIRSI
L’Uzbekistan è un paese a maggioranza musulmana, ma la popolazione non è particolarmente osservante in termini di vestiario, o comunque molto meno rispetto al Medio Oriente. Questo è vero tranne che nella Valle della Fergana dove gli uzbechi sono più conservatori e abiti non coprenti non sono visti bene. In ogni caso il mio suggerimento è di vestirsi con abiti coprenti, ma traspiranti e larghi se vai in estate. Considera che nelle madrasa e moschee di norma bisogna entrare con abiti considerati decorosi e in alcuni casi alle donne viene richiesto di coprirsi la testa con un foulard.
QUANTI GIORNI
Il minimo sindacabile (ma striminzito) per vedere un po’ di Uzbekistan è una settimana. Tuttavia in 7 giorni sei molto stretto e riuscirai a vedere solo Samarcanda, Bukhara, Khiva e Tashkent. Se vuoi spingerti oltre e vedere anche i “castelli del deserto” e il Karakalpakstan regione autonoma in cui si trova il Lago Aral ti servono almeno 10 giorni.
L’ideale per un Uzbekistan fai-da-te è dedicargli due settimane in maniera da assaporare per bene questo paese affascinante.
LINGUA
In Uzbekistan si parlano varie lingue: le più diffuse sono l’uzbeko e il russo (il paese ha fatto parte del blocco sovietico), ma a Samarcanda si parla anche il tagiko che è una lingua persiana. L’inglese non è particolarmente diffuso, ma negli hotel e nei bazar è usato. Diciamo che imparare qualche parola di base nella lingua del paese è sempre una buona idea e nel caso dell’Uzbekistan torna moooolto utile un frasario russo!
Per avere più ispirazione e vedere il mio viaggio fai-da-te in Uzbekistan, guarda anche le storie in evidenza e i reel sul mio profilo Instagram. Se sei più un tipo da Facebook, sappi che condivido articoli e storie di viaggio anche sulla pagina Viaggio Fotografo Racconto. Per scrivermi e avere più informazioni mi trovi alla mail nella sezione Contact me.
Sul mio blog poi trovi tanti altri articoli pratici di viaggio, soprattutto a Oriente… Oman, Libano, Giordania, Arabia Saudita, Serbia… cercali con la lente o attraverso il menu a tendina. Buona lettura e buon viaggio!
© 2024, Cristina Cori. All rights reserved. Copyright © CristinaCori.com