Cosa vedere a Al Ula, in Arabia Saudita

Dopo anni di vita, esperienze lavorative e non e viaggi in Medio Oriente, nel mio blog non poteva mancare un articolo su Al Ula! Questa città infatti è uno dei must see in Arabia Saudita. Qua, circondati dal deserto e da montagne di arenaria, si trovano infatti alcuni siti impedibibili, la seconda oasi più grande di tutto il paese, il vecchio villaggio fantasma e alcune escursioni ed attività emozionanti! Allora ecco la guida su cosa vedere a Al Ula.

Se vuoi farti un’idea di cosa vedere a Al Ula guarda le mie storie in evidenza su Instagram. Per informazioni pratiche sul paese invece potrebbe interessarti Organizzare un viaggio in Arabia Saudita fai-da-te.

COME ARRIVARE

Al Ula non è connessa né da voli diretti internazionali né da treni, ma si può arrivare in:

BUS: La SAPTCO ha corse giornaliere da Medina (una sola che parte alle 17:30) e da Riyadh. Una corsa i Giovedì e le Domeniche da Tabuk. Mentre da/per Jeddah bisogna fare scalo a Medina.

I biglietti si possono acquistare online al sito www.saptco.com.sa o agli sportelli delle stazioni dei bus. Preparati a qualche ora di strada perché le distanze in Arabia Saudita sono grandi e considera che i bus sono sempre dotati di aria condizionata ma non di intenet e solo rare volte di prese per caricare i dispositivi elettronici.

VOLO: ci sono voli giornalieri della compagnia Saudia da Jeddah e a giorni alterni quelli della low cost locale Flynas da Riyadh.

AUTOMOBILE: ti ricordo che se vuoi noleggiare un’automobile in Arabia Saudita devi avere la patente internazionale. Per il resto le strade principali sono in buone condizioni, ma le segnalazioni non sono sempre traslitterate nel nostro alfabeto. Usare Google maps ti aiuterà.

Cosa vedere a Al Ula: l’Elephant rock

DOVE DORMIRE

L’argomento sistemazioni alberghiere in Arabia Saudita è particolare: gli hotel costano tanto e oltre ad avere spesso un cattivo rapporto qualità-prezzo, non hanno la colazione inclusa. Al Ula è un caso ancora a parte: qua i prezzi sono fuori dal normale! Per avere una doppia decente si spendono dai €200 in su a notte. I pochi hotel buoni sono i super lusso del genere Al Ula Habitas e altri resort che stanno spuntando come funghi. Dunque, come fare? Per Al Ula la cosa migliore è cercare su Airbnb. Troverai buone sistemazioni a prezzi più ragionevoli, ma comunque alti. Non aspettarti però di alloggiare in centro: la maggior parte sono nella nuova città, a 10 minuti di taxi da Al Jadidah.

SPOSTARSI E ORIENTARSI

Gli spostamenti sono un altro tasto dolente. La città ha distanze lunghe e i mezzi pubblici sono quasi del tutto inesistenti. Ci si sposta in auto. Se non ne hai noleggiata una o non hai un driver, l’opzione migliore è usare le applicazioni:

-Kaiian (la più economica)

-Careem

-Uber

Le uniche corse in bus sono quelle che dalle 17 alle 24 partono ogni ora da Winter Park per collegare alcuni resort all’Elephant Rock.

La città si divide in due settori: la città nuova che è la parte residenziale non turistica e Al Jadidah che è la città vecchia, nei pressi del villaggio abbandonato, dove ci sono vari ristorantini.

Poi c’è Winter Park (il visitor centre e parcheggio turistico di Al Ula) che si trova nel versante nord, quello dei siti archeologici. Da qua partono alcuni tour. Infine alle porte orientali della città c’è il deserto del Wadi Ashar dove si possono fare escursioni avventurose e ammirare le montagne di arenaria dalle forme più bizzarre.

Una mappa delle cose da vedere a Al Ula

QUANTI GIORNI

Ci vogliono 2 giorni perché di cose da vedere a Al Ula ce ne sono. Inoltre ad alcune attrazioni si accede solo con visite guidate che hanno orari specifici pensati per evitare i momenti più caldi della giornata. Quindi alcune visite potrebbero accavallarsi: non è fattibile vedere tutto in un giorno.

COSA VEDERE A AL ULA

Veniamo al dunque: cosa vedere a Al Ula! Ecco di seguito i luoghi che ho visitato io, ma volendo ci sono anche escursioni più particolari o avventurose (scalata, trekking, mongolfiera etc).

ATTENZIONE: i siti archeologici e l’Old Village si visitano SOLO PREVIA PRENOTAZIONE sul sito www.experiencealula.com.

Hegra: Il richiamo principale di Al Ula è l’antica città nabatea di Hegra, conosciuta anche come Madain Saleh. Se sei stato in Giordania, questo sito archeologico ti ricorderà Petra. Infatti Hegra è stata la seconda città più importante del Regno dei Nabatei, la civiltà che ha fondato Petra.

A differenza della sua “sorella” giordana però, Hegra non si può visitare in autonomia. L’unico modo è prendere parte a un’escursione guidata che va prenotata in anticipo al sito che ho segnalato nel paragrafo sopra. Ci sono diverse fasce orarie e la visita è in bus e con una guida locale che spiega la storia nelle 5 tappe previste. Il tour parte dal Winter Park, dura 2-3 ore e costa SAR95.

Dadan: Anche per visitare questo sito fiorito grazie alle (e sulle) rotte carovaniere dell’incenso bisogna prenotare su www.experiencealula.com. Dadan è il tour meno entusuasmante perché non si arriva a vedere da vicino i leoni scolpiti sulla montagna (te li faranno vedere con il binocolo) e il resto del tour si svolge lungo poche rovine e le antichissime iscrizioni sulla roccia del Jabal Ikhmar. Se sei a piedi l’appuntamento è al Winter Park, se ti sposti in auto il ritrovo è qua. Il tour dura un paio di ore e costa SAR60.

Old Village: Altro tour che si acquista sul sito, porta alla scoperta dall’alto del villaggio di fango e palme abbandonato nel 1986. Si sale sul forte e si ammira da un lato il villaggio fantasma e dall’altro le montagne e l’oasi di Al Ula. Dopo il tour è una bella idea fare il giro nella parte che è stata ricostruita, una via pedonale di 500 metri costeggiata da negozietti di artigianato e ristoranti graziosi. Il tour inzia dal visitor centre della città vecchia, dura un’ora e costa SAR70.

Il villaggio fantasma di Al Ula

Oasis Heritage Trail: questa escursione, a differenza delle altre che ti ho consigliato finora, si può fare anche in autonomia perché è ben segnalata: basta seguire il sentiero che si snoda nell’oasi. Io però l’ho fatta con un tour prenotato sul sito e che mi sento di consigliare perché spiega moltissime cose interessanti, come funziona un’oasi, come si viveva, le piante e i metodi di irrigazione e coltivazione. Il tour in questo luogo che ti segno sulla mappa e finisce di fronte a Al Jadidah e dura un’oretta e costa SAR35.

Elephant Rock: è una piccola montagna che si trova nel deserto alle porte di Al Ula e che ha la forma di un elefante. Il posto è veramente incantevole la sera quando è illuminato e animato dai café.

Maraya Concert Hall: Questa sala di concerti è unica nel suo genere. Situata nella parte desertica e interamente ricoperta di 9740 pannelli di specchio (da cui il nome: “maraya” significa “specchio” in arabo), la struttura ha un impatto incredibile! Infatti riflette il panorama circostante. Non è aperta neanche da fuori senza invito e per arrivarci bisogna attraversare una sbarra con guardie. Io ci sono riuscita perché ho conosciuto un medico che ci lavora. Altrimenti prova a contattarli alla mail del sito (spoiler: non rispondono… ma spero che a te andrà meglio).

Panorama Harrat (King Abdullaziz Park): Consiglio di ritagliarsi un po’ di tempo per andare ad ammirare il panorama Harrat che si trova in cima al Parco del Re Abdullaziz. Si arriva in auto, con un Uber a/r da Al Jadidah si spendono SAR65. La strada per salire in cima è suggestiva e a tratti ricorda un po’ quella giordana di Namala (per sapere di cosa sto parlando leggi Le migliori strade panoramiche giordane e consigli per guidare in Giordania). Consiglio di venirci al tramonto, momento in cui si può anche sorseggiare qualcosa al café.

Maraya Concert Hall, se riesci ad avere il permesso è una cosa impressionante da vedere a Al Ula

RISTORANTI E CAFÉ

Passata la carrellata di cose da vedere a Al Ula, veniamo al cibo! 
Se si escludono i fast food e simili, mangiare fuori ad Al Ula è un po’ più caro della media delle altre città saudite. Considera di spendere sui €15-20 a persona.

Attenzione agli orari: in estate non sono aperti per il pranzo, iniziano il servizio attorno alle 17, ma in inverno alcuni servono anche il pranzo. Neanche a dirlo… dimentica le bevande alcoliche: l’alcol è illegale (per saperne di più leggi Cosa NON mettere in valigia e come comportarsi in Arabia Saudita).

Di seguito ti suggerisco alcuni bei luoghi d’atmosfera che ho provato io:

Somewhere: Ristorante con patio che si affaccia sull’oasi con tanto di piscina ornamentale. Rinfrescati con uno dei loro buonissimi mocktail a base frutta. Si trova proprio a Al Jadidah, dall’altra parte della strada dello Starbucks.

Al Nakheel: Ristorante all’aperto situato nella parte pedonale della città vecchia, qua si mangia molto bene e si gode di una bella vista.

The heart of the oasis: Altro ristorante dall’atmosfera arabeggiante e rilassata si trova proprio all’imbocco dell’Oasis Heritage Trail.

Café su Harrat di King Abdullaziz Park: Questo café è aperto solo dal tardo pomeriggio perché il miglior momento all’Harrat viewpoint è proprio il tramonto.

I café all’Elephant Rock: davanti alla montagna a forma di elefante ci sono dei localini molto suggestivi in cui sedersi a bere qualcosa o a fumare narghilè.

Si può pagare con carta ovunque.

Ristoranti e localini deliziosi che si trovano nella città vecchia

CONSIGLI

Stagionalità: è fondamentale prenotare con largo anticipo, anche qualche mese prima se viaggi in alta stagione (inverno), i tour al sito di Experience Al Ula. I tour sono pianificati e c’è un massimo di visitatori giornalieri. In bassa stagione (estate) i tour si possono prenotare anche il giorno prima.

Opta per un Airbnb piuttosto che un hotel se vuoi risparmiare.

Anche il clima è un fattore importante: in estate le temperature sono molto torride e la città è desolata fino alle 17, orario in cui inizia ad animarsi. Abbigliamento coprente è d’obbligo per via della cultura del posto, ma d’estate scegli tessuti traspiranti. In inverno le sere sono rigide e c’è escursione termica tra giorno e notte quindi prediligi un abbigliamento a strati.

Cosa vedere a Al Ula: la visita al sito di Hegra non può mancare!

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Se stai organizzando un tour in Arabia Saudita, oltre agli altri articoli nel blog, puoi trovare ispirazione nel mio profilo Instagram. Se le info che trovi qua non ti bastano o non vuoi partire da solo per questo paese ancora poco turistico, puoi scrivermi alla email che trovi nella sezione Contact me e sarò felice di aiutarti.

Se il Medio Oriente ti affascina, nel blog trovi tanto materiale: Egitto, Oman, Libano, Giordania (che è il mio paese di adozione da anni). Per leggere qualcosa di più approfondito su Amazon trovi il mio racconto di viaggio e di scelte “La vita segreta di Petra”.

Ci vediamo alla prossima avventura: destinazione Centro Asia!

© 2023, Cristina Cori. All rights reserved. Copyright © CristinaCori.com

2 pensieri su “Cosa vedere a Al Ula, in Arabia Saudita

  1. Grazie Cristina, i tuoi articoli sono molti utili ed interessanti. Ho un dubbio: nei vari siti di viaggio ho letto che la visita di Hegra non é possibile in autonomia, ma mi sembrava di aver capito che le altre visite fossero possibili. Nel tuo articolo, invece, dici che anche Dadan e la città vecchia sono visitabili solo con tour guidati. E’ così? Oppure é solo un consiglio per chi non ha auto propria o voglia di impazzire. Grazie

    1. Ciao!
      Esatto: nessun sito (a parte l’oasi) è accessibile e visitabile in autonomia. È obbligatoria la visita guidata che si prenota esclusivamente sul sito alulaexperience.

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