Transiberiana

2 Gennaio 201722 Giugno 2017 Cristina CoriViaggi

La Transiberiana è stato per me “il Viaggio”.

L’idea di percorrere un intero continente via terra su uno dei mezzi più romantici che ci sia, il treno, è per la mia anima irrequieta un’esperienza affascinante.

Da sola, senza alcun itinerario preimpostato, nessuna nozione di russo se non un frasario che usavo pronunciando le parole in maniera ignobile, tanta curiosità ed eccitazione, spirito di adattamento e un pizzico di paura: questo il bagaglio con il quale sono partita per la strada ferrata più lunga al mondo.

Giusto qualche numero per farsi un’idea: 7 anni per decidermi a partire, 20000 chilometri tra andata e ritorno, 2 mesi, migliaia di foto, 15 capitoli di reportage, 25 pagine di articoli e un video, questo, che spero vi piacerà.

Se volete organizzare un viaggio in Transiberiana ecco il post che fa per voi. Se invece vi interessa solo leggere qualche avventura del mio viaggio in Russia cominciate da questo articolo.

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Taggato Russia, Russia coast to coast, slowtravel, Transiberiana

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Transiberiana, l’epico viaggio sulla strada ferrata più lunga al mondo

3 pensieri su “Transiberiana”

Mariana Alexandru ha detto:

2 Gennaio 2017 alle 06:46

Molto originale e semplice il video. Dunque molto bello.I colori molto naturali.Brava.

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ECCOMI!

Ciao, sono Cristina Cori!
Mezza romana mezza romena, grande passione per gli Orienti e un rapporto conflittuale con la routine e la stasi.
Viaggio a Est e da anni vivo nel Medio Oriente arabo levantino, di cui sono ormai specialista.
Irrequieta e dipendente da viaggi, finisco sempre col trovarmi altrove alla ricerca di stimoli e nuove esperienze: parto spesso, o almeno ci provo.
Ma quando non viaggio, scrivo e quando non scrivo, leggo.

TROVAMI

Posizione attuale: Italia

Dopo Belgrado e Istanbul a breve partirò alla volta dell'Albania!

Per il momento non so quali viaggi farò e quando... ma ti terrò aggiornat*

Stay tuned: segui le mie esplorazioni sulla pagina Facebook e Instagram.

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🌷 TRIPUDIO DI TULIPANI A ISTANBUL🌷

No, non sono nei Paesi Bassi. Sono a Istanbul.

Tutti associano il tulipano ai giardini in fiore d’Olanda. Ma in pochi sanno che in realtà questo fiore, fiero ed elegante allo stesso tempo, è originario dell’Asia Centrale e che fu introdotto in Europa dai turchi dopo la conquista di Costantinopoli.

I turchi infatti sono un popolo un tempo nomade proveniente dalle steppe asiatiche.

Il tulipano è fortemente connesso alla cultura ottomana. Amato oggi come in passato (ai tempi del sultanato ci fu un periodo che prese il nome di “Era dei tulipani” dalla moda e la smania di coltivarli e selezionarli!), diventò uno dei motivi decorativi più ricorrenti nelle arti.
Sembrerebbe sia dovuto anche al fatto che la sua corolla richiama la parola “Allah” (الله) in alfabeto arabo tanto che è ormai il fiore simbolo della Turchia.

Qua addirittura i bicchierini in vetro in cui si serve il çay, il tradizionale tè turco, hanno la forma del tulipano!

Insomma, se venite a Istanbul in periodo di fioritura (da fine marzo a maggio) andate ad ammirare il tripudio di tulipani in fiore.
Dove? Be’, diciamo che vengono piantati nelle aiuole dei luoghi più iconici della città: Piazza Sultahmet e Palazzo Topkaki.
Ma i giardini di tulipani (quelli che vedete nel reel) sono a Parco Gülhane.

Se invece volete comprarli andate al mercato delle piante vicino Eminonu. Una bustina con 10 bulbi costa sulle 150 lire (circa €5).

Io proverò a piantarne qualcuno… vi terrò aggiornati.
E a voi piacciono i tulipani?

#tulipani #tulip #tulips🌷 #tulipseason #istanbul #turchia #turkey #lacittàtraduecontinenti #instaistanbul #gulhanepark #costantinopoli #primaverainfiore #fiori #giardini #viaggiofotograforacconto

cristinacori

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🌷 TRIPUDIO DI TULIPANI A ISTANBUL🌷 No, non sono nei Paesi Bassi. Sono a Istanbul. Tutti associano il tulipano ai giardini in fiore d’Olanda. Ma in pochi sanno che in realtà questo fiore, fiero ed elegante allo stesso tempo, è originario dell’Asia Centrale e che fu introdotto in Europa dai turchi dopo la conquista di Costantinopoli. I turchi infatti sono un popolo un tempo nomade proveniente dalle steppe asiatiche. Il tulipano è fortemente connesso alla cultura ottomana. Amato oggi come in passato (ai tempi del sultanato ci fu un periodo che prese il nome di “Era dei tulipani” dalla moda e la smania di coltivarli e selezionarli!), diventò uno dei motivi decorativi più ricorrenti nelle arti. Sembrerebbe sia dovuto anche al fatto che la sua corolla richiama la parola “Allah” (الله) in alfabeto arabo tanto che è ormai il fiore simbolo della Turchia. Qua addirittura i bicchierini in vetro in cui si serve il çay, il tradizionale tè turco, hanno la forma del tulipano! Insomma, se venite a Istanbul in periodo di fioritura (da fine marzo a maggio) andate ad ammirare il tripudio di tulipani in fiore. Dove? Be’, diciamo che vengono piantati nelle aiuole dei luoghi più iconici della città: Piazza Sultahmet e Palazzo Topkaki. Ma i giardini di tulipani (quelli che vedete nel reel) sono a Parco Gülhane. Se invece volete comprarli andate al mercato delle piante vicino Eminonu. Una bustina con 10 bulbi costa sulle 150 lire (circa €5). Io proverò a piantarne qualcuno… vi terrò aggiornati. E a voi piacciono i tulipani? #tulipani #tulip #tulips🌷 #tulipseason #istanbul #turchia #turkey #lacittàtraduecontinenti #instaistanbul #gulhanepark #costantinopoli #primaverainfiore #fiori #giardini #viaggiofotograforacconto

5 giorni ago

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1/12

🐈‍⬛ I GATTI DI ISTANBUL 🐈

Istanbul è più di qualunque altra città al mondo la città dei gatti.
Non solo per il numero di mici che si aggirano liberi e rilassati tra le sue strade, ma soprattutto per il rispetto e la cura di cui godono. I gatti infatti qua sono i benvenuti ovunque: pure nei ristoranti e nelle moschee.

Non è affatto raro, è anzi all’ordine del giorno, vedere istanbulioti nutrire i gatti, accarezzarli, anche parlarci. Per le strade e i parchi sono numerosissime le ciotole d’acqua e di cibo per i randagi. Altrettanto numerose le cuccette dove i mici possono trovare rifugio dal freddo e riposare.
Inoltre nelle piazze si trovano colonnine per la raccolta fondi destinati ad acquistare cibo per gli animali.

Non solo i gatti, ma anche i cani randagi sono accuditi: sono TUTTI sterilizzati, ben pasciuti e rispettatissimi.

Se state pensando che questo amore per gli animali di Istanbul sia dovuto all’influenza della mentalità moderna occidentale, siete fuori strada!
Già nel 1784 Jan Potocki, in viaggio nella capitale ottomana, scriveva che c’era un grandissimo riguardo verso cani, gatti e anche uccelli.
Questo rispetto lasciava piuttosto sconcertati gli osservatori europei dell’epoca che non riuscivano a concepire che i turchi spendessero energie per garantire una vita dignitosa agli animali.

Da dove viene tanto amore? Diciamo che è anche una forma di pietà. E poiché per l’Islam ottomano tutto è uno, gli animali sono creature e quindi la carità deve essere rivolta anche a loro.

Il gatto nello specifico è poi particolarmente rispettato dai musulmani perché secondo la tradizione avrebbe salvato il profeta da uno scorpione.

Insomma, se come me siete gattari, a Istanbul andrete in brodo di giuggiole!

#istanbul #instaistanbul #i̇stanbullife #gatti #catstagram #mici #igattidiistanbul #gattari #turchia🇹🇷 #iloveistanbul #chatstagram #randagi

cristinacori

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🐈‍⬛ I GATTI DI ISTANBUL 🐈 Istanbul è più di qualunque altra città al mondo la città dei gatti. Non solo per il numero di mici che si aggirano liberi e rilassati tra le sue strade, ma soprattutto per il rispetto e la cura di cui godono. I gatti infatti qua sono i benvenuti ovunque: pure nei ristoranti e nelle moschee. Non è affatto raro, è anzi all’ordine del giorno, vedere istanbulioti nutrire i gatti, accarezzarli, anche parlarci. Per le strade e i parchi sono numerosissime le ciotole d’acqua e di cibo per i randagi. Altrettanto numerose le cuccette dove i mici possono trovare rifugio dal freddo e riposare. Inoltre nelle piazze si trovano colonnine per la raccolta fondi destinati ad acquistare cibo per gli animali. Non solo i gatti, ma anche i cani randagi sono accuditi: sono TUTTI sterilizzati, ben pasciuti e rispettatissimi. Se state pensando che questo amore per gli animali di Istanbul sia dovuto all’influenza della mentalità moderna occidentale, siete fuori strada! Già nel 1784 Jan Potocki, in viaggio nella capitale ottomana, scriveva che c’era un grandissimo riguardo verso cani, gatti e anche uccelli. Questo rispetto lasciava piuttosto sconcertati gli osservatori europei dell’epoca che non riuscivano a concepire che i turchi spendessero energie per garantire una vita dignitosa agli animali. Da dove viene tanto amore? Diciamo che è anche una forma di pietà. E poiché per l’Islam ottomano tutto è uno, gli animali sono creature e quindi la carità deve essere rivolta anche a loro. Il gatto nello specifico è poi particolarmente rispettato dai musulmani perché secondo la tradizione avrebbe salvato il profeta da uno scorpione. Insomma, se come me siete gattari, a Istanbul andrete in brodo di giuggiole! #istanbul #instaistanbul #i̇stanbullife #gatti #catstagram #mici #igattidiistanbul #gattari #turchia🇹🇷 #iloveistanbul #chatstagram #randagi

1 settimana ago

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2/12

DIARIO DI UNA NOSTALGIA

Sono tornata a Petra.
E l’ho trovata triste. “Ripulita”, asettica, vuota, smunta e senza umanità.

Questo è quello che vedo da quando, lo scorso Dicembre, il sito è stato sacrificato sull’altare di una mal riposta “legalità”.

L’hanno vivisezionata trasformandola in un parco giochi a uso e consumo del turismo di massa volto a far guadagnare i soliti pochi ignoti e in cui gli abitanti del posto sono stati brutalmente esclusi.

Hanno infestato di esercito e polizia gli spazi tra i monumenti sguinzagliando blindati antisommossa e poliziotti annoiati dando, tra l’altro, al turista l’impressione che sia un posto pericoloso.

Non c’è più una “vita segreta di Petra”.
Non c’è più una storia da raccontare, se non quella che già si può trovare in qualsiasi guida cartacea o banalmente, su Wikipedia.

E io a questo posto in cui gli indigeni sono trattati come spazzatura, in cui si continua a rifiutare una gestione del sito da parte dei legittimi abitanti del posto (come avviene in alcune parti del Sud e Centro America), non riesco ad abituarmici.

Petra così per me non ha più senso.
E questo è uno dei motivi che mi ha convinta a ritornare a vivere in Italia.

#petra #visitjordan #jordan #giordania #kingdomofshame #indigeni #diritticalpestati #bedouins #beduini #petrajordan #unesco #viaggiofotograforacconto #diariodiunanostalgia

cristinacori

•

DIARIO DI UNA NOSTALGIA Sono tornata a Petra. E l’ho trovata triste. “Ripulita”, asettica, vuota, smunta e senza umanità. Questo è quello che vedo da quando, lo scorso Dicembre, il sito è stato sacrificato sull’altare di una mal riposta “legalità”. L’hanno vivisezionata trasformandola in un parco giochi a uso e consumo del turismo di massa volto a far guadagnare i soliti pochi ignoti e in cui gli abitanti del posto sono stati brutalmente esclusi. Hanno infestato di esercito e polizia gli spazi tra i monumenti sguinzagliando blindati antisommossa e poliziotti annoiati dando, tra l’altro, al turista l’impressione che sia un posto pericoloso. Non c’è più una “vita segreta di Petra”. Non c’è più una storia da raccontare, se non quella che già si può trovare in qualsiasi guida cartacea o banalmente, su Wikipedia. E io a questo posto in cui gli indigeni sono trattati come spazzatura, in cui si continua a rifiutare una gestione del sito da parte dei legittimi abitanti del posto (come avviene in alcune parti del Sud e Centro America), non riesco ad abituarmici. Petra così per me non ha più senso. E questo è uno dei motivi che mi ha convinta a ritornare a vivere in Italia. #petra #visitjordan #jordan #giordania #kingdomofshame #indigeni #diritticalpestati #bedouins #beduini #petrajordan #unesco #viaggiofotograforacconto #diariodiunanostalgia

4 settimane ago

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3/12

🌈 PICCOLE GIOIE QUOTIDIANE 🤍

“Piccole gioie quotidiane” l’ho chiamata.
È una sorta di rubrica giornaliera che tengo e che mi aiuta a coltivare la gratitudine.
Funziona così: penso a qualcosa di bello della giornata, anche se piccolissima, anche se può sembrare irrilevante, e la annoto nella mente. La registro come “piccola gioia quotidiana”.

È piccola perché non è nulla di così eclatante ed è spesso quotidiana nel senso che sta lì tutti i giorni sotto i miei occhi anche se non la noto.
A volte le cose non le notiamo perché diamo molto, troppo, per scontato, fino al punto di non vedere più. Diventiamo ciechi ai soffi di positività.

Ma non è detto che ciò che passa inosservato ai nostri occhi non sia degno di attenzione. Anzi, a volte le piccole cose sono grandi miracoli.
Un sorriso. Un raggio di sole. Una bella frase letta o sentita. Un sapore piacevole. Un profumo semplice. Le fusa di un gatto.

La bellezza è ovunque. È attorno a noi. Risiede nelle piccole cose eppure proprio per questo non la vediamo più. Viviamo ignorandola e non la onoriamo.

Male. Male perché la vita è fatta di tanti piccoli momenti… e solo raramente è “eroica” o “eccezionale”. È invece costantemente plasmata da tante “piccolezze” alle quali non riserviamo la giusta attenzione.

Così ho deciso di allenarmi a captarle le piccole bellezze che mi circondano e a strappargli di dosso quel velo di indifferenza sotto il quale giacciono dimenticate.
Mi sono detta che nulla ci è dovuto e che tutto ciò che di buono ci capita merita di essere ringraziato.

Grazie di aver incrociato il mio cammino.
Grazie perché mi hai fatto sfuggire quel sorriso che provavo a trattenere.
Grazie per riempire i miei giorni fino a quando arriveranno le “cose grandi”.

Le foto del carosello (alcune mie gioie quotidiane degli ultimi giorni) nell’ordine:
1) La sabbia del deserto del Wadi Arabah
2) Il risveglio dal bivacco
3) Micina coccolona lungo la scalinata del #monasterodipetra
4) Io e @raheadbedouin

#wadiaraba #jordan #giordania #piccolegioiequotidiane #mediooriente #momentiditrascurabilefelicità #giordaniaontheroad #giordania🇯🇴 #viaggioingiordania #bedouinlife #bivacco #desertogiordania

cristinacori

•

🌈 PICCOLE GIOIE QUOTIDIANE 🤍 “Piccole gioie quotidiane” l’ho chiamata. È una sorta di rubrica giornaliera che tengo e che mi aiuta a coltivare la gratitudine. Funziona così: penso a qualcosa di bello della giornata, anche se piccolissima, anche se può sembrare irrilevante, e la annoto nella mente. La registro come “piccola gioia quotidiana”. È piccola perché non è nulla di così eclatante ed è spesso quotidiana nel senso che sta lì tutti i giorni sotto i miei occhi anche se non la noto. A volte le cose non le notiamo perché diamo molto, troppo, per scontato, fino al punto di non vedere più. Diventiamo ciechi ai soffi di positività. Ma non è detto che ciò che passa inosservato ai nostri occhi non sia degno di attenzione. Anzi, a volte le piccole cose sono grandi miracoli. Un sorriso. Un raggio di sole. Una bella frase letta o sentita. Un sapore piacevole. Un profumo semplice. Le fusa di un gatto. La bellezza è ovunque. È attorno a noi. Risiede nelle piccole cose eppure proprio per questo non la vediamo più. Viviamo ignorandola e non la onoriamo. Male. Male perché la vita è fatta di tanti piccoli momenti… e solo raramente è “eroica” o “eccezionale”. È invece costantemente plasmata da tante “piccolezze” alle quali non riserviamo la giusta attenzione. Così ho deciso di allenarmi a captarle le piccole bellezze che mi circondano e a strappargli di dosso quel velo di indifferenza sotto il quale giacciono dimenticate. Mi sono detta che nulla ci è dovuto e che tutto ciò che di buono ci capita merita di essere ringraziato. Grazie di aver incrociato il mio cammino. Grazie perché mi hai fatto sfuggire quel sorriso che provavo a trattenere. Grazie per riempire i miei giorni fino a quando arriveranno le “cose grandi”. Le foto del carosello (alcune mie gioie quotidiane degli ultimi giorni) nell’ordine: 1) La sabbia del deserto del Wadi Arabah 2) Il risveglio dal bivacco 3) Micina coccolona lungo la scalinata del #monasterodipetra 4) Io e @raheadbedouin #wadiaraba #jordan #giordania #piccolegioiequotidiane #mediooriente #momentiditrascurabilefelicità #giordaniaontheroad #giordania🇯🇴 #viaggioingiordania #bedouinlife #bivacco #desertogiordania

2 mesi ago

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4/12

IL LAGO CHE NON C’È, storia di un disastro ambientale

Tutti hanno sentito parlare dell’isola che non c’è, ma voi lo conoscete il lago che non c’è?
Siamo nel #karakalpakstan, il lembo occidentale dell’ #uzbekistan🇺🇿 . Qua si trova il #lago #aral

Di questo lago, un tempo il quarto specchio d’acqua più grande al mondo, non rimane quasi nulla. Infatti a partire dagli anni Settanta si ritirò lasciando dietro di sé una landa incrostata di #deserto dove le barche che una volta galleggiavano su questo “mare” sono ora relitti che giacciono sul fondale polveroso, consumate dalla ruggine.

Ma perché il #lagoaral è scomparso?
È successo a causa della coltivazione intensiva delle piante di cotone, che richiedono tantissima acqua, e dell’assenza di un ciclo rotativo delle colture.

Il lago si è ritirato a causa delle deviazioni verso le piantagioni di enormi quantitativi dell’acqua del fiume #amurdarya , principale affluente dell’Aral.
Questo disastro è costato l’estinzione degli animali legati all’ecosistema della zona e al collasso del settore ittico.

Uno dei migliori reportage sul disastro ambientale del lago Aral per mano dell’ #urss lo scrisse il giornalista polacco Kapuscinsky nel suo libro “Imperium”

Conoscevate questa storia?

#disastroambientale #disastroecologico #imperium #kapuscinski #moynaq

cristinacori

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IL LAGO CHE NON C’È, storia di un disastro ambientale Tutti hanno sentito parlare dell’isola che non c’è, ma voi lo conoscete il lago che non c’è? Siamo nel #karakalpakstan, il lembo occidentale dell’ #uzbekistan🇺🇿 . Qua si trova il #lago #aral Di questo lago, un tempo il quarto specchio d’acqua più grande al mondo, non rimane quasi nulla. Infatti a partire dagli anni Settanta si ritirò lasciando dietro di sé una landa incrostata di #deserto dove le barche che una volta galleggiavano su questo “mare” sono ora relitti che giacciono sul fondale polveroso, consumate dalla ruggine. Ma perché il #lagoaral è scomparso? È successo a causa della coltivazione intensiva delle piante di cotone, che richiedono tantissima acqua, e dell’assenza di un ciclo rotativo delle colture. Il lago si è ritirato a causa delle deviazioni verso le piantagioni di enormi quantitativi dell’acqua del fiume #amurdarya , principale affluente dell’Aral. Questo disastro è costato l’estinzione degli animali legati all’ecosistema della zona e al collasso del settore ittico. Uno dei migliori reportage sul disastro ambientale del lago Aral per mano dell’ #urss lo scrisse il giornalista polacco Kapuscinsky nel suo libro “Imperium” Conoscevate questa storia? #disastroambientale #disastroecologico #imperium #kapuscinski #moynaq

3 mesi ago

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5/12

🇰🇬 VIVERE IN UNA YURTA 🛖
Oggi vi porto in una yurta, la tenda dei nomadi del Centro Asia.
La natura del #kyrgyzstan🇰🇬 è mozzafiato, ma anche particolarmente inospitale: non si può coltivare e bisogna vivere di pastorizia. Per questo motivo i kirghisi hanno sviluppato una cultura nomade e la tenda è quindi la loro casa!

In questo reel vi racconto come è fatta e l’etichetta da rispettare quando si è ospiti in una #yurta e come e dove si va in bagno 😅

Se il Kyrghyzstan vi intriga (e vi capisco 🙃) e volete andarci vi consiglio di affidarvi a @san_cho_tours che è stato il nostro organizzatore e la nostra guida alla scoperta di questo paese splendido del #centroasia

Avete mai dormito in una yurta? Vi piacerebbe?

#viaggiofotograforacconto #centralasia #ilovekyrgyzstan #vitadanomade #nomadismo #pastorizia #steppa #feltro #trekkingacavallo #sonkullake #animonomade #viaggiareinasiacentrale

cristinacori

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🇰🇬 VIVERE IN UNA YURTA 🛖 Oggi vi porto in una yurta, la tenda dei nomadi del Centro Asia. La natura del #kyrgyzstan🇰🇬 è mozzafiato, ma anche particolarmente inospitale: non si può coltivare e bisogna vivere di pastorizia. Per questo motivo i kirghisi hanno sviluppato una cultura nomade e la tenda è quindi la loro casa! In questo reel vi racconto come è fatta e l’etichetta da rispettare quando si è ospiti in una #yurta e come e dove si va in bagno 😅 Se il Kyrghyzstan vi intriga (e vi capisco 🙃) e volete andarci vi consiglio di affidarvi a @san_cho_tours che è stato il nostro organizzatore e la nostra guida alla scoperta di questo paese splendido del #centroasia Avete mai dormito in una yurta? Vi piacerebbe? #viaggiofotograforacconto #centralasia #ilovekyrgyzstan #vitadanomade #nomadismo #pastorizia #steppa #feltro #trekkingacavallo #sonkullake #animonomade #viaggiareinasiacentrale

4 mesi ago

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6/12

Saluto con gratitudine questo 2023 che nonostante gli alti e i bassi, le gioie e le disillusioni, mi ha dato tanto.
E se ho ricevuto molto è anche perché ero predisposta ad accogliere.

Dico sempre che niente succede per caso e che siamo noi a fare tesoro delle nostre esperienze. Siamo noi a trasformare le situazioni in opportunità da cui spiccare il volo o in prigioni in cui marcire.
Io ho avuto il privilegio di poter scegliere ed ho scelto di plasmare i problemi in occasioni.

Il fiore del loto, non a caso, nasce dal fango così come dallo sterco nascono le piante.
Allora l’augurio per questo 2024 non sarà quello di aspettarci oro colato dalla vita, ma di essere noi stessi gli alchimisti che vedono, attraverso la tempesta, l’arcobaleno che sta prendendo forma nella fredda aria plumbea.

Un sereno, felice e sano anno nuovo a tutti voi ✨

Un grazie di cuore a @nanaboula7 (la sorella francese che ho adottato ❤️🫶🫠) e @san_cho_tours (nostra guida in Kirghizistan che ci ha fatto scoprire questo paese meraviglioso 🤩).

Nel reel vedete in ordine sparso:
#Abu Dhabi
#Uzbekistan
#kirgizistan
#oman
#saudi

#2024 #happynewyear2024 #alchimisti #feliceanno2024 #opportunità #viaggiofotograforacconto #gratitudine #dalfangonasconoifiori #bye2023

cristinacori

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Saluto con gratitudine questo 2023 che nonostante gli alti e i bassi, le gioie e le disillusioni, mi ha dato tanto. E se ho ricevuto molto è anche perché ero predisposta ad accogliere. Dico sempre che niente succede per caso e che siamo noi a fare tesoro delle nostre esperienze. Siamo noi a trasformare le situazioni in opportunità da cui spiccare il volo o in prigioni in cui marcire. Io ho avuto il privilegio di poter scegliere ed ho scelto di plasmare i problemi in occasioni. Il fiore del loto, non a caso, nasce dal fango così come dallo sterco nascono le piante. Allora l’augurio per questo 2024 non sarà quello di aspettarci oro colato dalla vita, ma di essere noi stessi gli alchimisti che vedono, attraverso la tempesta, l’arcobaleno che sta prendendo forma nella fredda aria plumbea. Un sereno, felice e sano anno nuovo a tutti voi ✨ Un grazie di cuore a @nanaboula7 (la sorella francese che ho adottato ❤️🫶🫠) e @san_cho_tours (nostra guida in Kirghizistan che ci ha fatto scoprire questo paese meraviglioso 🤩). Nel reel vedete in ordine sparso: #Abu Dhabi #Uzbekistan #kirgizistan #oman #saudi #2024 #happynewyear2024 #alchimisti #feliceanno2024 #opportunità #viaggiofotograforacconto #gratitudine #dalfangonasconoifiori #bye2023

4 mesi ago

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7/12

cristinacori

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4 mesi ago

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8/12

Saluto con gratitudine questo 2023, colmo di viaggi, che nonostante gli alti e i bassi, le gioie e le disillusioni, mi ha dato tanto.
E se ho ricevuto molto è anche perché ero predisposta ad accogliere.

Dico sempre che niente succede per caso e che siamo noi a fare tesoro delle nostre esperienze. Siamo noi a trasformare le situazioni in opportunità da cui spiccare il volo o in prigioni in cui marcire.
Io ho avuto il privilegio di poter scegliere ed ho scelto di plasmare i problemi in occasioni.

Il fiore del loto, non a caso, nasce dal fango così come dallo sterco nascono le piante.
Allora l’augurio per questo 2024 non sarà quello di aspettarci oro colato dalla vita, ma di essere noi stessi gli alchimisti che vedono, attraverso la tempesta, l’arcobaleno che sta prendendo forma nella fredda aria plumbea.

Il 2023 è stato l’anno degli investimenti (di molti dei quali ne sono già rientrata) in cui ho coltivato i presupposti per il 2024. Staremo a vedere come cresceranno perché ci sono degli cambiamenti in atto.

Un sereno, felice e sano anno nuovo a tutti voi ✨

Un grazie di cuore a @nanaboula7 (la sorella che ho adottato nella mia vita 🫶🫠) e @san_cho_tours (nostra guida in Kirghizistan che ci ha fatto scoprire questo paese meraviglioso 🤩).

Nel reel vedete in ordine sparso:
#Abu Dhabi
#Uzbekistan
#kirghizistan
#arabiasaudita
#oman
#2024 #happynewyear2024 #alchimisti #feliceanno2024 #opportunità #viaggiofotograforacconto #gratitudine #dalfangonasconoifiori #bye2023

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Saluto con gratitudine questo 2023, colmo di viaggi, che nonostante gli alti e i bassi, le gioie e le disillusioni, mi ha dato tanto. E se ho ricevuto molto è anche perché ero predisposta ad accogliere. Dico sempre che niente succede per caso e che siamo noi a fare tesoro delle nostre esperienze. Siamo noi a trasformare le situazioni in opportunità da cui spiccare il volo o in prigioni in cui marcire. Io ho avuto il privilegio di poter scegliere ed ho scelto di plasmare i problemi in occasioni. Il fiore del loto, non a caso, nasce dal fango così come dallo sterco nascono le piante. Allora l’augurio per questo 2024 non sarà quello di aspettarci oro colato dalla vita, ma di essere noi stessi gli alchimisti che vedono, attraverso la tempesta, l’arcobaleno che sta prendendo forma nella fredda aria plumbea. Il 2023 è stato l’anno degli investimenti (di molti dei quali ne sono già rientrata) in cui ho coltivato i presupposti per il 2024. Staremo a vedere come cresceranno perché ci sono degli cambiamenti in atto. Un sereno, felice e sano anno nuovo a tutti voi ✨ Un grazie di cuore a @nanaboula7 (la sorella che ho adottato nella mia vita 🫶🫠) e @san_cho_tours (nostra guida in Kirghizistan che ci ha fatto scoprire questo paese meraviglioso 🤩). Nel reel vedete in ordine sparso: #Abu Dhabi #Uzbekistan #kirghizistan #arabiasaudita #oman #2024 #happynewyear2024 #alchimisti #feliceanno2024 #opportunità #viaggiofotograforacconto #gratitudine #dalfangonasconoifiori #bye2023

4 mesi ago

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9/12

Ecco alcuni scorci del mio breve viaggio a Belgrado.

Della capitale serba mi rimarrà l’imponenza del Tempio di San Sava, le viuzze acciottolate nei dintorni di Kralja Petra, i tetti di tegole rosse di Zemun, il suo vino corposo e il suo cibo, ma anche la voglia di tornare in Serbia ed esplorare altri angoli del paese.

Vi ispira Belgrado?

P.S. Per quelli che rispondono sì c’è l’articolo completo nel blog 😉

#belgrade #belgrado #serbia #visitbelgrade #balcani #esteuropa #Balkanmoments #jugoslavia #danubio #sava #capitalideuropa #viaggiofotograforacconto #tempiodisansava #zemun

cristinacori

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Ecco alcuni scorci del mio breve viaggio a Belgrado. Della capitale serba mi rimarrà l’imponenza del Tempio di San Sava, le viuzze acciottolate nei dintorni di Kralja Petra, i tetti di tegole rosse di Zemun, il suo vino corposo e il suo cibo, ma anche la voglia di tornare in Serbia ed esplorare altri angoli del paese. Vi ispira Belgrado? P.S. Per quelli che rispondono sì c’è l’articolo completo nel blog 😉 #belgrade #belgrado #serbia #visitbelgrade #balcani #esteuropa #Balkanmoments #jugoslavia #danubio #sava #capitalideuropa #viaggiofotograforacconto #tempiodisansava #zemun

4 mesi ago

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10/12

FOTO BRUTTE DI COMPLEANNI BELLI

Non sarà una foto degna di Instagram, ma chissenefrega!
Se fossi una che ama compiacere, non indosserei una t-shirt con su scritto FUCK, con un gatto nero sdraiato su un divano che tiene un calice di vino con la coda.

E poi questa foto è un po’ come la vita… io avevo tutta un’idea su quale immagine creare per il mio compleanno. Volevo un video di me che mi accendo una sigaretta con le candeline della torta.
Io che neanche fumo 🤌
Poi nel frattempo il video è venuto male, mio fratello ha scoperto che l’anagramma di Cristina è “nitrisca” e ha mescolato le candele.

Così è uscita fuori questa foto che è come la vita: ti fai dei programmi e poi li fai saltare, o te li fanno saltare. E tu hai il potere di decidere come prenderla: se “a ride o in quel posto” [citazione dotta romanesca ☝️]

Meglio prenderla a ride perché “Si vive una volta sola, però se lo fai bene, una volta è sufficiente”… boh, l’ho letta da qualche parte… e potrebbe essere la citazione di un filosofo così come di un post di culi.

P.S. Nella seconda foto io che molesto il mio micino Amir 🫠
P.P.S. Sulla torta c’è scritto: “39 anni di viaggi” e infatti sono in partenza.
Vi do un paio di indizi: è una capitale ed è nei Balcani.
Indovinate dove 👇

#happybirthdaytocristina #39anni #lultimoprimadeglianta #compleanniinfamiglia #compleanni

cristinacori

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FOTO BRUTTE DI COMPLEANNI BELLI Non sarà una foto degna di Instagram, ma chissenefrega! Se fossi una che ama compiacere, non indosserei una t-shirt con su scritto FUCK, con un gatto nero sdraiato su un divano che tiene un calice di vino con la coda. E poi questa foto è un po’ come la vita… io avevo tutta un’idea su quale immagine creare per il mio compleanno. Volevo un video di me che mi accendo una sigaretta con le candeline della torta. Io che neanche fumo 🤌 Poi nel frattempo il video è venuto male, mio fratello ha scoperto che l’anagramma di Cristina è “nitrisca” e ha mescolato le candele. Così è uscita fuori questa foto che è come la vita: ti fai dei programmi e poi li fai saltare, o te li fanno saltare. E tu hai il potere di decidere come prenderla: se “a ride o in quel posto” [citazione dotta romanesca ☝️] Meglio prenderla a ride perché “Si vive una volta sola, però se lo fai bene, una volta è sufficiente”… boh, l’ho letta da qualche parte… e potrebbe essere la citazione di un filosofo così come di un post di culi. P.S. Nella seconda foto io che molesto il mio micino Amir 🫠 P.P.S. Sulla torta c’è scritto: “39 anni di viaggi” e infatti sono in partenza. Vi do un paio di indizi: è una capitale ed è nei Balcani. Indovinate dove 👇 #happybirthdaytocristina #39anni #lultimoprimadeglianta #compleanniinfamiglia #compleanni

5 mesi ago

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11/12

SEPPELLITE IL MIO CUORE A PETRA
Quand’è che ci siamo lasciati convincere che esistono i “noi e i loro”?

Quand’è che abbiamo deciso che quei volti erano solo foto e non persone?

Quand’è che abbiamo iniziato a preferire le pietre alle persone?

Quand’è che abbiamo deciso che i luoghi appartengono ai turisti e non a chi ci vive?

I beduini sono Petra.
Senza di loro Petra è solo roccia che si consuma al vento.

Grazie a @rebekalegovic per i video.

#iambedouin #bedouinsofpetra #bdoul #petra #petrajordan #giordania #petraaibedu #petrabelongstobedouins #mediooriente #indigeni #turismoresponsabile #jordanie🇯🇴 #jordania🇯🇴 #thisismytribe #viaggiofotograforacconto #seppelliteilmiocuoreapetra

cristinacori

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SEPPELLITE IL MIO CUORE A PETRA Quand’è che ci siamo lasciati convincere che esistono i “noi e i loro”? Quand’è che abbiamo deciso che quei volti erano solo foto e non persone? Quand’è che abbiamo iniziato a preferire le pietre alle persone? Quand’è che abbiamo deciso che i luoghi appartengono ai turisti e non a chi ci vive? I beduini sono Petra. Senza di loro Petra è solo roccia che si consuma al vento. Grazie a @rebekalegovic per i video. #iambedouin #bedouinsofpetra #bdoul #petra #petrajordan #giordania #petraaibedu #petrabelongstobedouins #mediooriente #indigeni #turismoresponsabile #jordanie🇯🇴 #jordania🇯🇴 #thisismytribe #viaggiofotograforacconto #seppelliteilmiocuoreapetra

5 mesi ago

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